Cronaca

Vaccino: Lombardia in ritardo, ordine del giorno in Comune per sostenere la campagna

Lombardia fanalino di coda tra le regioni italiane in quanto a somministrazioni del vaccino antiCovid. 80.595 le dosi consegnate alla nostra regione, ma solo il 3% (2.416) quelle somministrate dal 31 dicembre ad oggi, ore 17,45, secondo l’aggiornamento in tempo reale del Ministero della  Salute. Molto lontano dalle olre 9000 somministrate nel Lazio. All’ospedale di Cremona, come annunciato, le somministrazioni inizieranno (dopo il V-Day nazionale del 27 dicembre)  lunedì 4 gennaio, ma il timore neanche troppo sotterraneo delle istituzioni è che le voci no vax che si stanno diffondendo sui social possano inficiare il risultato.

Parte anche da qui l’0rdine del giorno presentato per la votazione in Consiglio dai capigruppo di maggioranza Roberto Poli (medico, tra i primi ad essersi vaccinato), Lapo Pasquetti e Enrico Manfredini, per impegnare sindaco e giunta a “promuovere, in collaborazione con le aziende sanitarie e con gli altri organismi istituzionali, iniziative idonee a informare i cittadini e sostenere la campagna vaccinale che si sta avviando; e a confermare la disponibilità ad ASST di Cremona, cui è in capo la somministrazione dei vaccini, a collaborare per individuare soluzioni idonee nel caso di necessità di spazi o locali extra-ospedalieri, nelle fasi della campagna vaccinale destinate alla popolazione generale”.

“La pandemia COVID 19 – si legge nell’odg – è tuttora in fase pienamente attiva e conta in tutto il mondo ad oggi secondo i dati ufficiali, molto verosimilmente sottostimati, oltre 82 milioni di casi verificati di contagio e oltre 1.800.000 decessi.
Il nostro Paese risulta tra i più colpiti al mondo con oltre due milioni di contagiati e oltre 73000 decessi, di cui più di un terzo in Regione Lombardia. Cremona, in relazione alla popolazione, risulta con uno dei tassi di contagiati più alti in assoluto.

“La ricerca scientifica ha consentito con uno sforzo straordinario in termini di investimenti economici pubblici e privati, impegno e collaborazione internazionale la messa a punti di alcuni vaccini.  Le Autorità competenti hanno già espresso valutazione di sicurezza ed efficacia per alcuni di questi vaccini (…).
La campagna vaccinale rappresenta una sfida enorme, anche dal punto di vista organizzativo, in quanto non vi sono precedenti di vaccinazioni di massa nella storia dell’umanità.
I vaccini rappresentano per la storia dell’umanità e della medicina uno dei presidi di salvaguardia della salute più straordinari e avanzati, avendo consentito di eradicare o di arginare molte malattie infettive (dal vaiolo alla poliomielite) e avendo permesso, insieme alla scoperta degli antibiotici, un significativo allungamento della vita media dell’uomo negli ultimi cento anni.
Nel dibattito pubblico sul tema e in particolare nel mondo dei social-media stanno emergendo molta disinformazione e fake-news che vanno ad alimentare infondate posizioni di sospetto e diffidenza rispetto ad efficacia e sicurezza dei vaccini, col rischio di accrescere il gruppo antiscientifico dei cosiddetti No Vax”. gb

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