Cronaca

Decessi cresciuti dell'86% sul territorio cremonese: il report dell'Istat

In provincia di Cremona le morti registrate dal primo marzo al 31 ottobre sono 4735, quasi 2200 in più rispetto alla media del quadriennio precedente, con un incremento dell’86%. Questi i numeri principali su scala nazionale diffusi dall’Istat. nel rapporto, diffuso oggi, redatto sulla base dei dati raccolti insieme all’Istituto Superiore di Sanità. Guardando ai singoli territori, per Cremona l’incremento è stato del 79%, a Casalmaggiore dell’85 e a Crema del 105%.

Guardando ai singoli comuni, spicca un incremento del 400% a Torlino Vimercati e Derovere, il primo passato dai 2 decessi medi del periodo 2015-2019 a 7 nel 2020 e il secondo da 2 a 4. Escludendo questo caso limite, in cui il distacco sembra più ampio a causa del basso numero di abitanti, il Comune dove è andata peggio si rivela Olmeneta, con un incremento del 240%, seguita da Crotta d’Adda (207%), Paderno Ponchielli (204%) e da Corte de’ Cortesi con Cignone (200%).

A spiccare, tuttavia, sono anche comuni in cui i decessi sono addirittura calati in questo periodo: -68% a Ripalta Guerina, -25% a Ticengo, -21% a Voltido. Ma anche in questo caso si tratta di casi limite, caratterizzati da un molto basso numero di abitanti.

A livello nazionale in questo lasso di tempo sono stati 84mila i decessi registrati in più rispetto alla media dei 4 anni precedenti. 57mila sono quelli registrati dalla sorveglianza integrata come morti causate dal Covid19 e nel 60% dei casi si tratta di persone di oltre 80 anni.

LA TABELLA

Laura Bosio

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