Cronaca

L'eccellenza della Neuropsichiatria guarda al progetto di 'Occhi Azzurri'

Il progetto del centro di riabilitazione di Occhi Azzurri

Si fa sempre più concreto il sogno della onlus ‘Occhi azzurri’ di realizzare un centro all’interno del parco del Morbasco a Cremona. Un centro con lo scopo di servizi abilitativi e riabilitativi per bambini in età scolare con disabilità del neuro sviluppo. Solo nella città di Cremona ci sono 400 bambini con disabilità certificata. E ogni anno si registra un aumento del bisogno di servizi del 10%. Servono però 3 milioni di euro per vedere realizzato questo sogno. La raccolta fondi è partita e i sostenitori non mancano. E il progetto coinvolge le realtà produttive del territorio. Si attende non prima di marzo la risposta al bando Cariplo che potrebbe finanziare gran parte del progetto con un milione di euro. Sulla carta ci sono poi gli 800 mila euro di manifestazione di interesse da parte di aziende e fondazioni, non solo del territorio cremonese. Una mano potrebbe arrivare anche dagli industriali cremonesi che si sono resi disponibili a un progetto con finalità sociale. Diverse realtà in questo periodo si sono già attivate con la vendita di prodotti, come i panettoni, con proventi destinati al progetto del centro. Ed è attiva inoltre la raccolta fondi attraverso la rete del dono cui tutti possono partecipare. Il permesso di costruire c’è, in questi mesi si sono consolidati tutti i rapporti con le aziende che forniranno materiale a prezzo di costo. Anche il politecnico di Milano, insieme a quello di Cremona stanno dando un importante aiuto per connotare il progetto dal punto di vista energetico. E altro punto fondamentale l’eccellenza della neuropsichiatria infantile sta guardando a questo progetto con grande interesse.

Due professoresse primarie di Brescia (prof.ssa Fazzi) e Pavia (prof. Orcesi) si sono messe a disposizione e hanno mobilitato le loro università di competenza per creare insieme a Cremona un comitato scientifico di altissimo livello. Gli utenti del centro saranno seguiti da personale qualificato, insegnati, educatori, fisioterapisti, neuropsicomotricisti, terapisti e logopedisti. Un progetto che ha bisogno dell’aiuto di tutti. Se non ci saranno intoppi i lavori potrebbero iniziare prima della fine del 2021 e il centro potrebbe già essere operativo dal 2022.

Nicoletta Tosato 

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