Sedute di laurea nelle sale di palazzo comunale? Il Consiglio boccia la proposta di Simi
Concedere le sale di palazzo comunale ai laureandi per discutere le loro tesi? Dopo un dibattito di oltre un’ora, il consiglio comunale ha detto no alla proposta del consigliere di Forza Italia Saverio Simi. La mozione intendeva impegnare la Giunta a
“rendere usufruibili a titolo gratuito ai laureandi della città di Cremona l’utilizzo delle sale comunali più adeguate per il collegamento virtuale durante la discussione di laurea con il proprio ateneo” e di “offrire in base alle necessità la strumentazione tecnologica necessaria a garantire lo svolgimento della discussione, al quale potranno partecipare il massimo di persone in regola alle disposizioni vigenti in materia di assembramento”. Una proposta giunta inaspettata in questo periodo, mutuata da altre realtà comunali che l’hanno adottata, con lo scopo di valorizzare il traguardo raggiunto da molti giovani ai quali, a causa della pandemia, gli atenei non possono offrire una sede adeguata. Simi ha sottolineato di non aver mai voluto sottovalutare l’importanza delle norme di distanziamento, ma di avere avanzato la proposta in un’ottica futura, quando la situazione sanitaria sarà migliorata. Una proposta – formalizzata il 2 novembre – fatta insomma per essere applicata in prospettiva.
Ne è seguito un dibattito che si è trasformato più volte in un battibecco tra la maggioranza che sottolineava l’incongruenza della proposta, e la minoranza che ne valorizzava i contenuti. Molti gli interventi che hanno rievocato le rispettive sedute di laurea in una sorta di amarcord, finchè il capogruppo del Pd Roberto Poli ha proposto a Simi di ritirare la mozione e di portarla in commissione per valutare modalità di una possibile applicazione di quanto proposto in base all’andamento della pandemia,, Alessandro Zagni, capogruppo Lega, a sua volta ha invitato il consigliere Simi a tenere ferma la sua proposta di fronte al succedersi di provvedimenti normativi e fare poi una valutazione in commissione. Proposta respinta da Simi, che non ha accolto le proposte avanzate. A nome della Giunta è intervenuta l’Assessora all’Istruzione Maura Ruggeri dicendo che è opportuno innanzitutto verificare le condizioni di fattibilità e le criticità, tenendo conto che ogni istituzione ha le proprie esigenze e i propri protocolli, e questo comporta un’importante assunzione di responsabilità.
Giuliana Biagi