Studio costante e passione per il proprio lavoro: la 'lezione' di Annalisa Malara all'Anguissola
Primo di una serie di incontri online organizzati dal Liceo delle Scienze umane “Anguissola” di Cremona, nell’ambito di attività progettuali P.c.t.o, con Annalisa Malara, medico anestesista che ha avuto il merito di aver scoperto il cosiddetto paziente 1 di Codogno e di aver diagnosticato il primo caso di Coronavirus in Italia. dal titolo. L’incontro rientra nel programma “Quattro chiacchiere con….” nei quali docenti e alunni incontreranno di volta in volta figure professionali aventi una relazione con i diversi indirizzi di studio.
Classe 1982, originaria di Cremona, autrice del libro edito da Longanesi “In scienza e coscienza”, attualmente in forza all’ospedale in Fiera a Milano, Annalisa Malara è stata recentemente riconosciuta da una giuria di SkyTG24 come “Personaggio italiano dell’anno”, ma ancor prima insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella insieme a Elena Pagliarini e a Claudia Balotta.
Presentata dalla professoressa Alessandra Ardu, durante l’incontro la dottoressa Malara ha parlato per più di un’ora con i ragazzi degli dell’indirizzo ECONOMICO-SOCIALE curvature Biomedico e Comunicazione del liceo “Anguissola”. L’intervista, che ha visto come protagonisti alcune giovani leve dell’indirizzo “comunicazione” è stata coordinata dalla prof. Donatella Migliore e farà poi parte dell’edizione di Natale dell’Anguissola WebTv. Il medico ha poi risposto ai quesiti più specifici del corso di studi che molti studenti dell’indirizzo biomedico le hanno rivolto, fornendo risposte chiare ed esaurienti, dimostrando una grande capacità divulgativa, pur rimanendo su un alto profilo scientifico e di spiccata e sensibile umanità, tratti questi che l’hanno fatta apprezzare subito dai ragazzi.
Attraverso le domande che le sono state rivolte, ha condotto studenti e docenti in un viaggio a ritroso nel tempo, dall’oggi a quel fatidico 20 febbraio 2020, insistendo nel suo racconto su due fattori fondamentali per svolgere la professione medico-sanitaria: preparazione costantemente aggiornata e dedizione. Ai ragazzi è questo il messaggio che più resterà impresso nella memoria: far bene il proprio lavoro perché lo si ama e lo si è scelto, consapevoli di tutti i sacrifici, ma anche delle soddisfazioni, che esso comporta. Malara ha posto l’accento anche sull’importanza del lavoro d’équipe, senza il quale non avrebbe potuto portare a termine la sua diagnosi e non sarebbe possibile, ogni giorno, curare ogni paziente. E a questo proposito ha detto di voler condividere il riconoscimento di “personaggio italiano dell’anno” con tutti i colleghi medici, infermieri e soccorritori senza i quali non sarebbe stato e non sarebbe possibile neanche ora far fronte a questa emergenza sanitaria.
A chiusura dell’evento, le parole del dirigente Flavio Arpini, che ha tenuto a sottolineare come questo incontro sia stato il primo di una serie di conferenze online rivolte come PCTO agli studenti dell’indirizzo biomedico, in collaborazione coi ragazzi della comunicazione per quel che riguarda le interviste, dal titolo “Quattro chiacchiere con….”.