Cronaca

Morti in incidenti, Cremona 101ª nella classifica del Sole 24Ore

A un anno dal tragico incidente che ha visto la morte di due ciclisti cremonesi, Francesco Bianchi e Gianfranco Vicardi, a Verolanuova, falciati da un automobilista (che a luglio ha patteggiato 5 anni), si torna a riflettere sul tema della sicurezza stradale. A farlo è la Fiab, proprio nel giorno in cui la classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita posizione Cremona al 101º posto proprio per gli omicidi stradali, con 3,6 denunce ogni 100mila abitanti, e al 92º per i morti e feriti in incidenti stradali, che sono 7,1 ogni 100mila abitanti.

“La sicurezza stradale è un tema ineludibile, la strage quotidiana di pedoni e ciclisti è sotto gli occhi di tutti e le cronache sono piene di notizie che riguardano i cosiddetti incidenti” sottolinea il presidente, Piercarlo Bertolotti. “Il controllo e le sanzioni dovrebbero andare di pari passo: non bastano gli autovelox (troppo spesso spenti o rotti) come deterrente per evitare infrazioni, sarebbe necessario più personale sul territorio ed i proventi delle sanzioni dovrebbero essere reinvestiti più efficacemente in azioni concrete volte ad una maggiore sicurezza stradale”.

“La sicurezza stradale è un diritto di tutti, indipendentemente dal mezzo di trasporto: piedi, bicicletta, scooter, mezzo pubblico, automobile” continua Bertolotti. “Concetto quasi banale ma sostanzialmente disatteso nella realtà quotidiana”.

Come fare? “Un aspetto importante, da perseguire con forza sia in ambito urbano che extraurbano, è la moderazione del traffico con interventi all’assetto stradale e alla limitazione della velocità” spiega ancora il leader Fiab. “Una migliore coesistenza tra traffico lento e veloce sarà possibile gestendo con maggior efficacia i comportamenti da reprimere, quali: guida con velocità eccessiva, mancato rispetto della precedenza, mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti, uso scorretto del cellulare e, di conseguenza, distrazione, guida con ridotte capacità psicofisiche”.

“In questo tragico anniversario, siamo vicini al dolore delle famiglie di Francesco Bianchi e Gianfranco Vicardi, due carissime persone la cui unica colpa è stata di voler pedalare liberi con gli amici sulle strade delle nostre campagne” conclude Bertolotti.

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