Cronaca

Raddoppio Codogno Cremona -Mantova, giorni contati per la nomina del commissario

Si aggiunge un altro tassello di avvicinamento alla realizzazione del raddoppio ferroviario della linea Codogno Cremona Mantova. E’ previsto che il Governo indichi la prossima settimana i nominativi dei commissari che dovranno guidare le varie fasi realizzative delle opere, una quarantina in tutta Italia, tra cui spiccano la statale 106 Ionica, la Grosseto – Fano, l’alta velocità Brescia – Verona – Padova.
Tra tanti maxi interventi, il raddoppio ferroviario tra Codogno e Mantova è piccola cosa, ma importantissima per la bassa Lombardia: il primo step (costo 490 milioni di cui 340 già finanziati ) consisterà nel raddoppio dei binari per i 34km che separano Piadena da Mantova; la seconda completerà il raddoppio tra Piadena e Codogno, 50 Km. L’intera tratta costerà un milione 320mila euro e non c’è da attendersi tempi brevi, visto che solo per la prima fase si parla di inizio lavori nel 2023 e termine a novembre 2025. La figura del commissario era stata individuata dalla Ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli per velocizzare le fasi progettuali e realizzative delle opere, che come noto spesso restano imbrigliate tra le competenze di diversi livelli amministrativi.
Ovviamente soddisfatto della sterzata positiva che ha preso il progetto, è il rappresentante dei pendolari cremonesi Matteo Casoni, di InOrario: “E’ un’opera attesa da tempo, non posso che vedere bene la sua realizzazione. Sarà però importante che i pendolari siano consultati quando si entrerà nella fase realizzativa delle opere perché dovranno essere concordate le vie alternative da percorrere. Ad esempio, come arriveremo a Codogno quando saranno avviati i cantieri? Quale linea alternativa per Milano, visto che c’è Piacenza, molto più breve e quella per Treviglio, più lunga? Ci sono poi due attraversamenti importanti sulla linea, uno sull’Oglio e l’altro sull’Adda, non si tratterà di interventi di breve durata”. I pendolari insomma guardano con una certa preoccupazione gli ostacoli che potrebbero interessare la loro quotidianità e reclamano di essere parte attiva nel tavolo di coordinamento che vedrà coinvolti gli enti locali.

Giuliana Biagi

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