Cronaca

Protezione Civile, in Emilia più di 100 volontari: 'Grande prova di determinazione'

“Più di 100 volontari di Protezione Civile in tre giorni, per l’emergenza Emilia, mentre altri si occupavano delle emergenze sul nostro territorio”, ha evidenziato il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, nel commentare i numerosi interventi della Protezione Civile, anche fuori dal confine provinciale, in questi giorni di maltempo. Signoroni ha quindi sottolineato: ” Una grande prova di determinazione e organizzazione, quella messa in campo dal Servizio provinciale di protezione civile. Grazie alla disponibilità e alla professionalità delle Odv (Organizzazioni di Volontariato) della Protezione Civile, coordinate dalla Provincia, si è data immediata risposta a tutte le emergenze che hanno colpito sia il nostro territorio che i territori emiliani. Ma facciamo una breve cronistoria”.

Nello specifico, il 6 dicembre era arrivata una richiesta da parte di AIPo, per il formarsi di una piena del fiume Serio. Il Servizio provinciale, quindi attivò le procedure previste dalla pianificazione condivisa con l’autorità idraulica, e in poco tempo i gruppi predefiniti iniziarono il monitoraggio soprattutto dei punti critici. Tale attività si concluse la giornata seguente. Sempre il 7 dicembre, era arrivata dalla Sala Operativa della Regione Lombardia, una richiesta urgente per inviare aiuti ai territori Emiliani, che erano colpiti dall’esondazione del Panaro. Il luogo di destinazione era il Comune di Nonantola in provincia di Modena.

Le nostre Organizzazioni, in poco tempo hanno dato la disponibilità di 54 volontari. Si preparano quindi le attrezzature, motopompe, tira acqua, pale, elettropompe, e tutto quello che serve in questi specifici casi. Il giorno seguente le Colonne delle Provincia di Cremona, di Brescia e Lodi, si trovarono per la destinazione. In tale ambito, la funzionaria Elena Milanesi della Provincia di Cremona svolse il ruolo di capo missione per l’evento (per la giornata dell’8 dicembre, ndr).

Tre giorni e più di 100 donne e uomini del volontariato di protezione civile cremonese, assieme dai volontari delle colonne mobili delle Province di Brescia, Mantova e Lodi, sotto il coordinamento della Regione Lombardia stanno lavorando per poter dare il proprio contributo alla popolazione colpita. Le attività si susseguono dallo svuotamento di scantinati al recupero di materiale, alle pulizia del fango. Nel frattempo, alcuni territori cremonesi, hanno avuto problemi connessi alle intense piogge e, soprattutto, nell’area cremonese-casalasca si è resa necessaria l’attivazione di altre forze. In particolare sui territori di Bonemerse, Cingia de Botti, Calvatone, Piadena, Voltido, Isola Dovarese, Ostiano e Gabbioneta sono stati messi in atto azioni di monitoraggio e sorveglianza.

Ha concluso Signoroni: “Il sistema di Protezione Civile ha dimostrato, come sempre, una grande efficienza, organizzazione e professionalità. L’emergenza Covid-19 da un lato e le emergenze naturali dall’altro, verificatesi sul nostro territorio, che con una frequenza quasi mensile si ripresentano, unitamente ad emergenze di altri territori, hanno mobilitato tantissimi volontari e hanno messo a dura prova il sistema provinciale. Ma siamo riusciti a rispondere a tutte le richieste. Quest’anno non è stato facile, per nessuno, ma sono convinto che la cittadinanza riconosca che il Volontariato di Protezione Civile, coordinato dalla Provincia, rappresenti una risorsa preziosa e concreta per tutta la comunità”.

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