Cinquanta nuovi fari led in centro città, ecco come cambierà Cremona di sera
Sono una cinquantina i punti luce che verranno sostituiti in varie vie del centro, lavori dati per imminenti dal Comune qualche settimana fa e slittati per un ritardo nell’approvvigionamento di alcuni materiali di supporto. L’installazione è a cura di Citelum, l’intervento era già previsto nel contratto con il Comune. Le nuove lampade led andranno a sostituire i fari in corso Vittorio Emanuele II, via Belfuso, via Boldori, via Cavallotti, via Ugolani Dati, via Massarotti, oltre ad altre strade del centro storico, con esclusione dell’area monumentale. I fari che verranno sostituiti sono tutti sottogronda o agganciati alle facciate degli edifici, ragion per cui sono stati presi contatti con i proprietari. Il tono della luce cambierà notevolmente, fanno sapere dall’ufficio tecnico del Comune, sulla falsariga di quanto si è già visto nei quartieri, dove le sostituzioni sono avvenute da tempo, e anche in altre vie del centro come la Araldi Erizzo. Le nuova lampade avranno temperatura di 3000 gradi Kelvin.
Si prevede di terminare entro l’anno anche i lavori di potenziamento dell’illuminazione in viale Po dove, tra fronde alberate e passaggio al led, la visibilità serale si era notevolmente ridotta come avevano fatto notare più volte i residenti. La predisposizione dei cavi sotterranei è già pronta, le luci saranno in parte sotto forma di ‘bracci’ che si staccano dai pali esistenti (48) e in parte (41) saranno collocate su nuovi pali che devono ancora essere installati. 89 in tutto i nuovi punti luce, per 550 metri di cavidotti.
L’operazione di ‘efficientamento illuminotecnico’ era iniziata nello scorso mandato con l’affidamento a Citelum di un servizio da sempre gestito in proprio da Aem. Il contratto prevedeva l’installazione nei quartieri di 10.316 lampade Led (a marzo lo stato d’avanzamento era del 92,94%) con un risparmio del 57,75% sui consumi attuali. In centro storico erano complessivamente 2200 le luci da installare (di cui 300 nella parte monumentale che per adesso non viene toccata) e a marzo si era arrivati a 51%.
Giuliana Biagi