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Opere pubbliche, Malvezzi: 'Più che del Comune è il Piano della Regione'. Virgilio: 'Discorso pericoloso'

Sc0ntro in Comune sulle opere pubbliche, con la presentazione del nuovo Piano varato dall’amministrazione Galimberti in seguito allo sblocco di finanziamenti per interventi attesi da tempo quali la sistemazione di tratti della tangenziale, nuovo polo scolastico per l’infanzia in via dei Classici, opere idrauliche a San Felice (Opere pubbliche, 2021 anno della ripresa: lavori in via Annona, tangenziale e S.Felice)

Secondo Carlo Malvezzi (Fi), “questo sembra più il Piano di Regione Lombardia che del Comune. Siamo ad oltre 5 milioni di euro di lavori; inoltre sono interventi programmati da diversi anni, segno che non c’è stato l’impegno ad utilizzare risorse proprie. Ci sono poi tanti altri nodi che non vengono affrontati in questo Piano. Ad esempio non si parla della risoluzione dello snodo di via Castelleone – tangenziale, né su via Giordano. Quali soluzioni proponete? Sono stati messi all’uscita del ponte alcuni cartelli per indirizzare le persone verso la tangenziale, ma non è questo il livello di risposta che i cittadini sollecitano da tempo”. Malvezzi ha poi tacciato di ‘mediocrità’, mancanza di coraggio e scarsità di idee il Piano di interventi sulle opere pubbliche, soprattutto a fronte dei 7 anni in cui l’amministrazione Galimberti è alla guida della città.

Il dibattito sul tema è stato poi animato da Roberto Poli, capogruppo Pd: “Con questo nuovo piano si vanno ad accelerare interventi importanti per la città. Importante il contributo ministeriale per la nuova scuola in zona Po. Importante poi l’intervento dell’attracco sul Lungo Po, dove si stanno concentrando importanti lavori per dare sempre più impulso alla vocazione turistica del fiume. Quanto alla questione finanziamenti, si è già detto molte volte come la Regione Lombardia  generalmente non abbia mai privilegiato nei suoi finanziamenti la Bassa Lombardia”.
Battuta subito ripresa da Alessandro Zagni (Lega): come mai Bergamo e Brescia di finanziamenti ne intercettano molti? Eppure sono dello stesso colore politico di Cremona”.

I lavori pubblici che hanno suscitato maggiore interesse sono il nuovo attracco per la navigazione turistica di fronte alle canottieri e l’assenza dal Piano delle opere di qualsiasi intervento viabilistico in zona rondò della Castelleonese, dove sono sorti molti insediamenti commerciali attrattori di traffico e altri ne sorgeranno. Per quanto riguarda l’attracco, Virgilio ha spiegato che servono nuovi interventi  sulla sponda, a carico del Comune, per rendere accessibile la piattaforma e ha annunciato che occorrerà mettere mano e riordinare la viabilità in quella zona ‘attualmente un po’ ‘caotica’, tra l’altro eliminando il parcheggio sito sotto il ponte. Si sta pensando, ha detto Virgilio, di far diventare  largo Marinai d’Italia il punto di accesso. “Vogliamo valorizzare un comparto che con la ciclovia Vento si trasformerà e sarà necessario rendere più fruibile e attrattivo”.

Quanto alle allusioni di Malvezzi, “è naturale – ha detto Virgilio – che su interventi tanto impattanti ci sia stata attenzione da parte degli enti sovraordinati, e non solo Regione, ma in alcuni casi anche Unione Europea visto che alcuni di questi finanziamenti vengono da lì. Un’istituzione funziona nel momento in cui c’è una filiera istituzionale che fa il suo lavoro.
Oggi con oneri di urbanizzazione attorno ai 4 milioni, non sarebbe pensabile fare opere di questo tipo. Un’amministrazione è virtuosa se utilizza le sue risorse per fare da leva a canali di finanziamento che provengono da altre realtà. Chi amministra la città deve dotarsi di quell’autonomia per cui si può criticare sia la Regione sia il Governo: fare avvertire la subalternità politica è un elemento di debolezza che va a svantaggio dei cittadini. I loro bisogni non hanno colore politico”.

Giuliana Biagi

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