Cronaca

Cremona Solidale: senza aiuti regionali il 2020 si chiude con 1,2 milioni di perdita

Conti in rosso in tutte le Rsa e Cremona Solidale non  fa eccezione. I servizi per gli anziani e i disabili hanno sofferto enormemente quest’anno a causa della pandemia che ha determinato un alto numero di decessi, un drastico aumento dei costi e il blocco dei nuovi ingressi durante i mesi del lockdown. L’azienda speciale del Comune  non è stata risparmiata dallo tsunami piombato sul settore lo scorso febbraio e giovedì prossimo presenterà in Commissione Welfare il budget 2020 aggiornato a novembre. La perdita è di quasi due milioni di euro che si riducono di 630mila per l’utilizzo delle riserve di utili degli anni precedenti, arrivando quindi a 1 milione e 252mila euro. Va detto subito che la perdita sarà ridotta grazie agli interventi regionali definiti nelle delibere del 3 novembre: un incremento tariffario forfettario di 8 euro in ragione della riduzione del numero di posti letto occupati; e un altro come contributo regionale a carico del Fondo sanitario nazionale a titolo di copertura spese sostenute per i Centri Diurni integrati, che come noto sono stati sospesi e solo da poco hanno ripreso parzialmente a funzionare. Ad oggi non sono ancora note le modalità di calcolo e di attribuzione di queste due misure.

L’emergenza Covid – si legge nel Piano programma 2020 stilato a fine settembre – ha costretto l’azienda a rivedere gli obiettivi del Cda per la seconda parte dell’anno, dando particolare importanza ad attività quali il costante rifornimento dei dispositivi di protezione individuale, la formazione del personale  e l’informazione nei confronti di ospiti e visitatori,  la sorveglianza sanitaria e gli screening. Sarà necessario rafforzare le collaborazioni coi medici di base, l’ospedale, gli assistenti sociali del Comune di Cremona e adottare, insieme al Comune, “interventi di natura straordinaria volti a garantire la tenuta economico finanziaria dell’Azienda”.

L’ultima seduta della commissione Welfare aveva visto la revisione del Contratto di Servizio siglato tra Comune e Azienda, con il trasferimento di parte del contributo preventivato dal Comune per i Centri Diurni ad un nuovo capitolo di bilancio per le maggiori spese sostenute a seguito della pandemia. gbiagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...