Cronaca

Stupro di gruppo fuori dalla discoteca. Chiesti 5 anni e 2 mesi per l'imputato gussolese

Andrà a sentenza il prossimo 22 dicembre, come ha stabilito il giudice del Tribunale di Mantova Beatrice Bergamasco il processo legato allo stupro post discoteca ai danni di una 22enne residente nel veronese. L’episodio risale alla notte tra il 22 e il 23 giugno 2019 al termine di una serata trascorsa presso una discoteca di Mantova. La ragazza aveva accettato l’invito di essere accompagnata a casa a bordo dell’autovettura di uno dei giovani che aveva conosciuto durante la stessa serata. L’atto di apparente gentilezza si era però ben presto rivelato una trappola inestricabile, poiché la vittima era stata accompagnata sino ai margini del parcheggio esterno del locale, dove – approfittando dell’ora tarda, del buio e dell’area isolata – era stata percossa e poi violentata anche dai complici, che nel frattempo si erano materializzati.

Il Pm Lucia Lombardo, dopo un’ora di requisitoria, ha chiesto come condanna 5 anni e 6 mesi al 21enne Nicola Benigno, 5 anni e 4 mesi per i 20enni Alex Benigno e Gaetano Salvatore e 5 anni e 2 mesi per il 24enne Raffaele Iembo, quest’ultimo unico cremonese, residente a Gussola, mentre gli altri ragazzi, compreso un quinto che però all’epoca dei fatti era minorenne, sono residenti nella bassa reggiana, al confine col mantovano. Le parti civili, ossia la ragazza vittima dello stupro e il padre, hanno chiesto incontro 140mila euro come risarcimento dei danni morali complessivo. I difensori dei quattro imputati hanno invece chiesto l’assoluzione piena. Tutti i ragazzi, ad eccezione di Iembo, hanno rilasciato dichiarazioni, ribandendo la loro estraneità ai fatti. Dopo avere sentito le parti, il Giudice ha rinviato l’udienza al 22 dicembre, quando si dovrebbe andare a sentenza.

G.G.

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