Cronaca

Primo giorno di lockdown, ma Cremona si svuota solo in parte - VIDEO

Fotoservizio e riprese Francesco Sessa

“Chiuso per lockdown”. “Se non ci vediamo più, buon Natale e felice anno nuovo”. Qesti alcuni dei messaggi che compaiono sulle vetrine dei negozi del centro nel primo giorno di chiusura previsto dall’essere zona rossa. Niente a che vedere, tuttavia, con la desolazione del marzo scorso: i cremonesi si sono guardati bene dal barricarsi in casa e, sebbene non vi fosse il solito viavai e i principali corsi del centro si presentano semideserti, moltissime le auto sulle strade e non mancano neppure le persone fuori a piedi.

Chi portava in giro il cane, chi accompagnava i figli a scuola e si fermava poi a parlare con gli altri genitori, chi entrava dal fornaio, chi si fermava al bar per un caffè da asporto (un paio quelli aperti per fornire questo servizio), chi stazionava a chiacchierare con qualcuno incontrato per caso, senza contare il viavai di chi andava al lavoro. Insomma, poche anche le persone in smart working, nonostante le raccomandazioni. D’altro canto rimangono aperti anche tutti gli uffici pubblici, oltre che tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Ma anche chi vende alimentari e beni di necessità, tra cui anche biancheria intima. A chiudere sono bar e ristoranti, che però possono fare asporto fino alle 22 (orario in cui scatta il coprifuoco generale), mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusi anche i centri estetici e tutti gli altri negozi.

La stretta maggiore rispetto al lockdown di marzo è sui mezzi pubblici, dove si potrà viaggiare con un’occupazione al 50% (fanno eccezione gli scuolabus). Anche l’attività fisica è consentita, così come qualche passeggiata all’aperto, ma sempre in prossimità della propria abitazione.

Il nuovo decreto prevede il ritorno dell’autocertificazione (SCARICALA QUI), che servirà per andare al lavoro, a fare la spesa, dal medico o nei negozi rimasti aperti, o ancora per andare ad assistere una persona in difficoltà. Non è invece necessaria per accompagnare o riprendere i bambini che vanno a scuola in presenza, per passeggiare, o per fare attività sportiva all’aperto.

LaBos

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