Cronaca

Alcol e velocità, strage sfiorata Deledda: 'Rispettiamo le regole per non intasare gli ospedali'

Lo scatto dell'autovelox dell'auto che procedeva a 232 chilometri orari
Il comandante della stradale Deledda

In queste settimane di allerta per l’emergenza sanitaria, i medici stanno chiedendo senza sosta alla popolazione di rispettare le misure previste per alleviare il più possibile la pressione sugli ospedali. All’appello si è voluto affiancare anche il comandante della polizia stradale di Cremona Federica Deledda che ovviamente, per quel che riguarda il suo settore, si rivolge agli utenti della strada. Oggi più che mai bisogna rispettare le regole del codice della strada, cercando in tutti i modi di evitare incidenti per non finire in ospedale e pressare ancora di più il lavoro dei medici. Il comandante ha colto l’occasione in seguito a due episodi accaduti nei giorni scorsi durante i controlli effettuati su strada dai suoi agenti e che hanno visto come protagonisti due automobilisti: uno aveva un tasso alcolemico di 2,50 g/l rispetto al limite di 0,50, quindi collocato in terza fascia, mentre l’altro viaggiava ad una velocità di 232 chilometri orari a fronte di un limite di 130. Per fortuna non ci sono state conseguenze, ma il comportamento dei due conducenti avrebbe potuto provocare una tragedia.

Il primo episodio è accaduto in autostrada in territorio di Pontevico lo scorso 2 novembre alle 21,30. Un 50enne residente in provincia di Genova, dopo aver fatto baldoria con alcuni amici, doveva tornarsene a casa, ma invece di andare verso Genova, ha preso la direzione di Alessandria. Procedeva a zig zag. Quando è stato fermato a Pontevico da una pattuglia della stradale, era già al volante ubriaco da un’ora e mezza. Nel sangue aveva un tasso alcolico tre volte superiore al limite. Il rischio di provocare incidenti è stato altissimo, e solo per pura fortuna non è accaduto nulla. Al conducente, che è stato denunciato, gli agenti hanno ritirato la patente e sequestrato la macchina. L’altro episodio risale invece alle 11 di mattina di domenica sull’allacciamento dell’A21 con l’A1. L’autovelox, segnalato sia dai segnali stradali che sul sito della stradale, ha fotografato il mezzo che procedeva a 232 chilometri orari a fronte del limite di 130. “Un missile”, l’ha definito il comandante. All’automobilista è stata notificata l’apposita sanzione.

“Si tratta di due casi emblematici di comportamenti sbagliati”, ha sottolineato il comandante, “a testimonianza che gli incidenti non accadono mai per caso, ma a seguito di condotte che soprattutto in questo momento drammatico denotano non solo una violazione delle norme stradali, ma anche uno scarsissimo senso civico. E questo oggi come oggi non è accettabile. Avere un incidente vuol dire andare a gravare su un sistema sanitario già molto provato. Seguire le regole e fare scelte responsabili vuol dire rispettare la nostra vita e quella degli altri”.

Sara Pizzorni

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