Cronaca

A Sospiro un Centro nazionale per il trattamento dell'autismo

Un “Centro Nazionale per il trattamento delle Psicopatologie nell’Autismo e nelle Disabilità Intellettive”: questo l’ambizioso progetto di Fondazione Sospiro per fronteggiare in modo adeguato le criticità legate a questa patologia. Un progetto di valenza internazionale. Scopo della nuova struttura sarà quella di accogliere e fornire trattamenti integrati per diminuire le psicopatologie e i comportamenti problema (autolesione, distruttività e l’etero aggressività) delle PcA e PcD permettendo non solo un incremento della percezione di benessere, ma anche lo sviluppo di una vita piena delle PcA/PcD e un utilizzo più appropriato delle risorse del Welfare.

Il Centro Nazionale per il trattamento delle Psicopatologie nell’Autismo e nelle Disabilità Intellettive prevede quindi la realizzazione di una prima residenza a 10 Posti letto per l’accoglienza, il trattamento integrato e la dimissione protetta, entro i 12 mesi dall’ingresso, della PcA/PcD nel suo territorio di provenienza. Tra gli obietivi del trattamento, la riduzione delle problematiche comportamentali di almeno il 70% rispetto alla frequenza/intensità/durata esibite al momento dell’ingresso e la formazione dei famigliari o degli operatori del servizio inviante per garantire una generalizzazione delle competenze ed un re-inserimento nella famiglia o nei servizi residenziali a più bassa intensità.

Il progetto prevede quattro diverse fasi. La prima è la realizzazione fisica dell’immobile, di 1620 mq, specificatamente progettato sia per l’accoglienza e il trattamento, in sicurezza, di una popolazione con gravi disturbi della condotta sia per l’accoglienza e la formazione dei famigliari e/o degli operatori dei servizi territoriali invianti. Seguirà l’accreditamento del servizio nel Ssn. Si dovranno poi implementare le attività riabilitative sperimentali già in essere da inizio 2019 presso Fondazione Sospiro. Infine, al termine del percorso riabilitativo, che non supererà i 12 mesi, sarà garantita ai famigliari e/o gli operatori del territorio di provenienza uno specifico percorso formativo e una consulenza semestrale per la ri-accoglienza della PcD/PcA del suo territorio di appartenenza.

“L’applicazione del modello di trattamento integrato delle psicopatologie delle PcD/PcA richiede il lavoro integrato, costante e congiunto di due componenti, quella sanitaria e quella psicoeducativa” spiegano i promotori. “L’esperienza già acquisita di Fondazione Sospiro permette di stimare che il tempo medio di permanenza, per la popolazione tra i 14 e i 35 anni, presso la struttura sarà di 9/12 mesi. Dopo tale periodo, e dopo aver verificato il decremento dei comportamenti problema, la persona verrà dimessa presso realtà a minor protezione sanitaria: comunità terapeutiche, riabilitative, RSD e/o restituita al nucleo famigliare”.

La creazione del primo Centro Nazionale per il trattamento delle Psicopatologie nell’autismo e nelle disabilità Intellettive ha richiesto lo studio di modelli di intervento clinico, di governo organizzativo e di sostenibilità economica non ancora presenti in Italia. La progettualità proposta quindi si è basata su due concrete esperienze che Fondazione Sospiro ha avuto negli ultimi anni, come la Partnership scientifica internazionale con il Kennedy Krieger Institute della J. Hopkins University. e il progetto sperimentale “Meglio accogliere per accogliere Meglio”.

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