Cronaca

Trasporti, l'Agenzia: 'Pronti a flessibilità, ma il 26 ottobre le corse scolastiche restano'

Tutto da rifare per le scuole e per le aziende del trasporto pubblico: in pochi giorni si è passati dal dover organizzare gli ingressi scolastici alle 9 anzichè alle 8, idea subito tramontata, alla novità dell’ultim’ora per le superiori, ossia la didattica a distanza per tutti. Dopo gli incontri febbrili di mezza estate tra presidi, amministrazione provinciale e Azienda del Trasporto Pubblico Cremona – Mantova, la nuova ordinanza regionale ha introdotto il concetto di didattica a distanza per le scuole superiori. Stop quindi alla Integrata con buona pace degli sforzi fatti per allestirla.  Oggi pomeriggio si tiene una nuova conferenza di servizio tra provveditore agli studi e presidi delle superiori, dopo la quale nei prossimi giorni verrà coinvolta l’Azienda del Tpl Cremona – Mantova per cercare di riorganizzare i trasporti, finiti sul banco degli imputati per l’eccessivo affollamento e quindi tra le cause dell’aumento dei contagi.

“Non so quante scuole saranno pronte a una completa didattica a distanza subito da lunedì”, dice Claudio Cerioli, direttore dell’Agenzia, “quindi noi dal 26 ottobre continueremo ad offrire lo stesso servizio, salvo cambiamenti attraverso il monitoraggio che comunque le aziende effettuano ogni giorno”. Cerioli ribadisce anche che la capienza all’80% degli autobus di linea – se i ragazzi utilizzano correttamente la mascherina – è una garanzia la sicurezza. Diverso ovviamente il caso della metropolitana di Milano, dove viaggiano non solo studenti, ma ogni genere di utenti. “Le aziende in questo mese hanno operato con flessibilità, con corse di rinforzo quando sono emerse situazioni particolari. Ieri, ad esempio, è successo sulla direttrice di Pontevico. Poi c’è anche da dire – aggiunge il direttore –  senza colpevolizzare nessuno che i ragazzi tendono ad ammassarsi sulla prima corsa disponibile per non aspettare la successiva, magari perchè devono prendere il treno. E’ il caso dell’Itis ad esempio, dove tutti si precipitano sulla corsa delle 14,15 anche se dopo cinque minuti ce n’è un’altra”. Ci sono poi altre incognite che  possono causare disservizi nel Tpl, come gli incidenti stradali che impediscono di rispettare gli orari.

Resta il fatto che tante persone, viaggiatori comuni e studenti, fin dall’inizio dell’anno scolastico hanno preferito utilizzare altri sistemi per portare i figli a scuola, in primis con la propria automobile o, nel caso di Tornata, dove l’Agenzia aveva introdotto lo Stradibus, noleggiando un bus privato. Una situazione che, afferma Cerioli, ha portato ad una riduzione di circa il 60% dei viaggiatori sul Tpl. gb

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