Picchiò e rinchiuse il figlio del suo compagno nel bagagliaio 2 anni alla matrigna cremonese
Per l’accusa, aveva picchiato, maltrattato e insultato i figli che il suo convivente aveva avuto da una precedente relazione. A processo è finita un’insegnante di 43 anni originaria della provincia di Cremona e residente nel basso Garda che in tribunale a Brescia è stata condannata ad una pena di due anni e quindici giorni di reclusione e al risarcimento delle due vittime, una ragazza e un ragazzo all’epoca dei fatti di 15 e 10 anni con una provvisionale complessiva di 10.000 euro. Tra il 2013 e il 2015 la donna, che doveva rispondere dei reati di maltrattamenti e lesioni aggravate, aveva offeso pesantemente i ragazzi anche davanti ad altre persone, arrivando persino a infilare la testa del bambino nel water di casa o a rinchiuderlo nel bagagliaio della macchina. Le indagini erano scattate in seguito alle rivelazioni della ragazzina più grande. Accuse molto gravi che però la matrigna ha sempre respinto. Il suo legale, l’avvocato Stefano Tegon, ha annunciato ricorso in appello. I due fratelli, invece, erano assistiti dall’avvocato Laura Simeone. La motivazione della sentenza sarà depositata entro 30 giorni.