Cronaca

Piscina, Sport Management chiede 'contributo Covid' per 258mila euro. No del Comune

Sport Management ha chiesto un ulteriore contributo di 258mila euro al Comune, come ‘contributo Covid’, per far fronte alla crisi generalizzata che ha colpito tutti i settori economici a causa della pandemia. Lo ha spiegato l’assessore allo sport Luca Zanacchi nella commissione consigliare che doveva fare il punto sulla situazione degli impianti sportivi in città (palestre ad uso scolastico – sportivo; rifacimento campo di atletica; ripresa delle attività, ecc). “Il gestore – ha detto Zanacchi – ci ha presentato una serie di criticità dovute al Covid. Da 46 impianti gestiti in tutta Italia sono passati a 25, è chiaro che la crisi si è fatta sentire anche per loro. Da qui la richiesta del contributo straordinario, oltre a quello di 223mila euro l’anno pattuito in convenzione. A giustificazione, la società ci ha esibito il Mol (margine operativo lordo) peraltro incompleto, un dato a cui il contratto in essere non fa riferimento e che quindi non poteva essere utile ai fini del rapporto tra gestore e Comune”.

La controproposta del Comune è stata quella di seguire alla lettera il contratto (“la nostra Bibbia” l’ha più volte definita Zanacchi facendo riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito la validità degli accordi per ambo le parti) dove all’articolo 21 prevede che per cause di forza maggiore possa essere rivisto il Piano Economico Finanziario in essere. “Quindi la nostra controproposta è stata questa: seguiamo alla lettera il contratto, e vi diamo anche il contributo per i mesi in cui la piscina è rimasta chiusa per Covid durante il lockdown, facendolo diventare ‘contributo Covid’. Ma dovete anche voi rispettare il contratto, per la parte relativa ai lavori”.

Ma le trattative tra Comune e SM non sono terminate. Entro il 5 ottobre la società dovrà presentare il progetto definitivo per i lavori previsti nella parte della vecchia piscina anni ’70: trasformazione di quest’ultima in palestra, punto ristoro nell’attuale palestrina dell’arrampicata, rifacimento spogliatoi della convertibile, sistemazione vialetto d’ingresso al blocco invernale. Anche su questo fronte il gestore ha avanzato pretese economiche ulteriori rispetto a quanto stabilito nel project financing, 700mila euro in più (da 1 milione e 700mila euro di lavori a 2 milioni e 400). “Hanno imputato la richiesta – ha spiegato Zanacchi – ad un aumento dei costi e ad interventi che soddisfacessero al meglio le esigenze delle attività che si svolgeranno in questi ambienti. Abbiamo respinto la richiesta e ora attendiamo la presentazione del progetto definitivo, secondo le indicazioni emerse nell’incontro. Passati poi i tempi tecnici per la presentazione dell’esecutivo, SM avrà 90 giorni di tempo per avviare i lavori che quindi dovrebbero iniziare a inizio marzo 2021”.

“Resta il fatto che questo project financing non è stato un buon affare” ha concluso la consigliera di Viva Cremona Maria Vittoria Ceraso. “Forse il piano finanziario andava rivisto ed è evidente che tanti problemi vengono dal passato, per effetto di una scelta sbagliata”. gb

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...