Cronaca

Stravaganze Barocche, nuovo cd di Guglielmo e Cantalupi con 2 capolavori di Stradivari

Sarà pubblicato la prossima settimana il nuovo cd, edito da MV Cremona e Museo del Violino, con protagonisti due straordinari strumenti del Museo. Per l’incisione di “Stravaganze Barocche”, infatti, a Federico Guglielmo e Diego Cantalupi sono stati affidati due straordinari capolavori di Antonio Stradivari; il violino intarsiato “Hellier” e la chitarra “Sabionari”. Entrambi realizzati nel 1679, sono oggi custoditi in collezioni private e esposti a Cremona nell’ambito del progetto “Friends of Stradivari”.
L’”Hellier”, mai utilizzato per incisioni o concerti in anni recenti, è uno dei soli dieci strumenti decorati conosciuti realizzati dal grande liutaio: qualità dei materiali ed eccellenza del lavoro convinsero Simone Fernando Sacconi a definirlo “il più prezioso”. Il decoro sulla tavola e sul fondo è costituito da una sequenza alternata di cerchi e rombi in avorio inserita fra due filetti e bloccata con mastice nero, probabilmente ottenuto miscelando stucco di ebano e colla. L’ornamento di fasce e testa è invece realizzato con la tecnica dell’intarsio a buio. Al Museo si possono ammirare prove a stampa e modelli in cartone impiegati per la realizzazione di queste decorazioni.
La “Sabionari” è una delle cinque chitarre di Stradivari oggi conosciute e, in configurazione perfettamente originale, l’unica ad essere utilizzata, seppur in rare occasioni e con un rigoroso protocollo di conservazione, per concerti ed incisioni. Lo strumento dimostra come il liutaio abbia saputo innovare anche gli strumenti a pizzico. Il diapason di 74 centimetri è raro nelle chitarre barocche ed è stato progettato per utilizzare corde di budello più sottili, che forniscono un tono caldo e un maggiore contenuto armonico.
“La cosa che rende particolare questo disco – osserva Federico Guglielmo – risiede nel fatto che i due strumenti sono stati costruiti nel medesimo anno, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Abbiamo quindi scelto di presentare, come già per il precedente cd dedicato al “Carlo IX di Francia” di Andrea Amati, un repertorio bellissimo e al tempo stesso il più possibile contemporaneo agli strumenti utilizzati”, ovviamente predisposti con corde in budello e accessori perfettamente conformi ai dettami della filologia più rigorosa.
I brani scelti afferiscono in massima parte alla lezione di Arcangelo Corelli. La sua fama fu tale che numerosi teorici del XVII secolo lo indicarono come esempio di perfezione. Spiega Diego Cantalupi: “Già nel proprio tempo – cosa assai rara – Corelli aveva il privilegio di poter essere annoverato tra i ‘classici’: Giuseppe Ottavio Pitoni, famoso teorico romano del contrappunto, lo assume in più di un’occasione come modello straordinario e stravagante, definendolo un classico moderno”. Gli sono affiancate le figure di Michel Farinel, Thomas Baltzar, Gaspar Sanz, Nicola Matteis, Gasparo Visconti, Lelio Colista, Carlo Ambrogio Lonati, Giovanni Bononcini, Santiago de Murcia
Registrato in Auditorium Giovanni Arvedi, “Stravaganze Barocche” offre dunque un prezioso catalogo di autori e generi, il cui ascolto lascia indovinare una trama fitta di intrecci che, da un Paese d’Europa all’altro, s’intersecano echeggiando in armonica concordanza.
Il cd sarà disponibile presso Cremonabooks, potrà essere acquistato al bookshop del Museo del Violino oppure on line.

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