Ambiente

Piste ciclabili: obiettivo tratti mancanti, la Fiab lancia le sue proposte

Nella foto, un esempio di ricucitura tra zone della città in parte con ciclabili esistenti, in parte da realizzare. Le due zone da congiungere sono via Massarotti e via Garibaldi - Cittanova, attraversando il nuovo polo universitario di Santa Monica

Cremona è già molto avanti in quanto a piste ciclabili, ma non deve sedersi. E’ il messaggio che arriva dall’incontro organizzato da Comune e Fiab – Amici della Bicicletta, per dare uno sguardo alla situazione attuale e illustrare le proposte per migliorare la situazione. A conclusione della Settimana Europea della Mobilità, iniziata sabato scorso con un tour da piazza Marconi alla campagna di via Brescia, sono intervenuti l’assessore ad Ambiente e mobilità Simona Pasquali, il presidente Fiab Piercarlo Bertolotti, il responsabile tecnico Fiab Filippo Bonali e Annalisa Bonini,  direttore dei lavori delle ultime 4 piste ciclabili realizzate. Presenti anche i tecnici comunali che in questi anni hanno seguito la realizzazione di questo progetto, Marco Pagliarini e Marco Granata.

 “Abbiamo presentato il lavoro fatto nel periodo post lockdown dai nostri uffici – ha introdotto Pasquali –  per incentivare la ripresa dell’uso della bicicletta, partendo da quanto fatto dal precedente assessore Alessia Manfredini e con il Biciplan dello stesso Bonali. Abbiamo lavorato su un percorso di ricucitura tra le ciclabili, attraverso una mappatura che Fiab sta facendo in modo egregio, per creare una vera e propria rete interconnessa  delle piste ciclabili e pensare a una sua possibile estensione. Fiab ci sta aiutando anche con le attività comunicative a favore di una mobilità ad emissioni zero, ad esempio è in corso di realizzazione una ‘bicipolitana’ che illustra in modo semplice il percorso migliore per andare da una parte all’altra della città”.

La cartina della ‘bicipolitana’ che verrà diffusa per incentivare l’uso della bicicletta anche per i tragitti casa – lavoro

“Come Fiab abbiamo voluto dare una restituzione del lavoro fatto nel 2020″, afferma Bonali. ” Complice anche il lockdown, abbiamo avuto tempo di fare elaborazioni al computer, e quando si è potuti uscire, effettuare molti sopralluoghi. Abbiamo così prodotto materiale che abbiamo consegnato agli uffici tecnici del Comune, in vista di nuove progettazioni”.  “In questa fase ci sono progetti  più o meno avanzati riguardanti Piazza Cadorna, via Sesto, via Giuseppina e via Boschetto; noi però vorremmo che si pensasse anche ad interventi più piccoli, ‘ricuciture’,  tratti da 100, 200 metri che oggi si possono realizzare grazie alle nuove normative, contente nel Decreto Rilancio, in maniera più leggera ed economica per avere una rete omogenea, sicura, facile da utilizzare e ben segnalata”. Gli esempi sono contenuti in una serie di immagini della rete stradale cittadina che mostrano i pezzi mancanti: via Trebbia, strada che connette l’anello della tangenziale con via Massarotti e da qui con il nuovissimo comparto Santa Monica; e poi via Flaminia, via Sesto e molte altre.

Dal pubblico sono state fatte richieste di chiarimenti sulle ciclabili nelle strade a senso unico, dove le bici possono marciare in senso contrario anche se non sempre è chiaro; sulla necessità di migliorare la segnaletica visto quella che c’è è carente o orami datata. E’ stato fatto l’esempio di via Palestro, dove la ciclabile, una riga gialla sbiadita, indica una pista monodirezionale e invece viene usata erroneamente in entrambe le direzioni, causando a volte pericolo.

Sollevata anche la questione di via Brescia, dove  non è stata fatta un’inaugurazione vera e propria (idem via Bergamo), ma che di fatto è conclusa, nonostante restino dei punti interrogativi sulla visibilità delle barriere metalliche e sugli attraversamenti delle rampe verso la tangenziale.

Bonali ha mostrato esempi virtuosi di viabilità cittadina in altri centri urbani, evidenziando come la convivenza tra auto e biciclette sia possibile, dando il giusto spazio a queste ultime senza ignorare le esigenze delle quattroruote: le ‘case avanzate’ in corrispondenza degli stop agli incroci, ad esempio, che tengono le auto a distanza di sicurezza. Necessaria inoltre la posa di nuovi reggibiclette per evitare che legandole a pali e cancellate intasino i marciapiedi: individuate numerose zone in cui esiste lo spazio sufficiente per collocarli, per un totale di 40 postazioni e 200 posti.

Mercoledì prossimo i volontari Fiab effettueranno un nuovo conteggio dei ciclisti piazzandosi in vari  punti della città e integrando i risultati  con quelli registrati dalle spire  poste sulle ultime 4 ciclabili cittadine.

ALCUNIPUNTI CRITICI – Non tutto funziona alla perfezione nelle piste ciclabili cittadine: la Fiab ne è consapevole grazie anche alle segnalazioni dei soci. Oltre a Piazza Cadorna (per cui è in vista il restyling), c’è ad esempio l’attraversamento della tangenziale nei pressi di largo Moreni, di fronte al Pizzikotto, dove una donna è stata investita un mese fa; l’incrocio di via Ruggero Manna con via dei Tribunali; la rotonda di via Bergamo a ridosso del sovrappasso ferroviario, punto problematico da sempre, ed ora ridisegnato con la nuova ciclabile: ci sono forti criticità all’incrocio con via san Francesco d’Assisi e via Lazzari con le auto che non rallentano sufficientemente e scarsa visibilità che non dà sicurezza ai ciclisti.

Quanto alla necessità di educare i ciclisti al rispetto del codice della strada è un problema di cultura su cui Fiab intende accelerare; anche con la realizzazione del circuito per bambini ‘Strada Facendo’ in collaborazione col Lions (vedi link sotto). gb

ASCOLTA QUI PIERCARLO BERTOLOTTI SUI PROSSIMI INTERVENTI UTILI

Via Trebbia: pista da realizzare
Pista ciclabile in versione semplificata: ora è possibile con le nuove norme del decreto rilancio

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