Cronaca

Nella Panda di Sabrina trovati altri resti e tessuti. Attesa per il risultato del tossicologico

Piccoli frammenti di teca cranica, di arti superiori e inferiori e anche dei tessuti molli. E’ quanto rinvenuto nella Panda di Sabrina Beccalli dal pool di esperti che questa mattina ha effettuato il sopralluogo presso l’officina Maggi di Offanengo.

A guidare l’ispezione, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo insieme all’antropologa forense Debora Mazzarelli e al tossicologo Domenico di Candia. Sul posto anche il generale in congedo dei Ris Luciano Garofano, consulente ingaggiato dal legale della famiglia di Sabrina, e quello della difesa di Pasini, Angelo Grecchi, oltre ai legali delle due parti: Andronico e Sperolini.

I nuovi reperti potrebbero essere d’aiuto per gli esami tossicologici che, come ha spiegato Garofano, “sarebbero stati molti più semplici se ci fosse stato il corpo. Ma questi particolari potrebbero facilitare la ricostruzione di quanto affermato dal signor Pasini”.

L’esperto nominato dalla difesa, Angelo Grecchi, si era sbilanciato prima dell’arrivo della Cattaneo: “Oggi si troverà di certo qualcosa. Penso che potrebbe essere utile, magari per il tossicologo che ha bisogno di materiale per gli esami. Ma non so quanto possa essere rilevante perché per quel che ne so entrambi avevano assunto sostanze, quindi una positività non credo dica molto”.

Per l’avvocato della famiglia di Sabrina, Antonino Andronico, il tossicologico è fondamentale, specialmente se si dovesse riuscire a capire quali sostanze stupefacenti siano presenti, perché “non tutte sono letali. Ma soprattutto chi muore di overdose, solitamente, non sanguina. Invece a casa della ex di Pasini sono stati trovati schizzi di sangue un po’ dappertutto: sul pianerottolo e sulle scale, in bagno e in camera da letto”.

Prossimamente saranno resi noti i risultati di tutti gli accertamenti. Nel frattempo Alessandro Pasini, il 45enne arrestato con l’accusa di aver ucciso Sabrina, ha scritto un memoriale che ripercorre tutti gli eventi di quelle ore drammatiche. L’uomo, dal momento del fermo, sostiene che la 39enne sua amica sia morta di overdose e che lui, nel panico, abbia deciso di dare alle fiamme l’auto della donna con il suo corpo all’interno. Il documento è stato inviato all’avvocato Sperolini che però, al momento, ha deciso di non renderlo noto e di non rilasciare dichiarazioni in merito.

L’anatomopatologa e il suo team proseguiranno l’ispezione ancora per diverse ore.

Ambra Bellandi

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