Roadhouse chiuso per igienizzazione. Tampone per tutti i 21 lavoratori
In merito al caso di positività al Covid riscontrato su una lavoratice del ristorante Roadhouse, l’Ats Valpadana ha disposto già da ieri, 11 settembre, la sospensione temporanea dell’attività “anche al fine di consentire un’ulteriore sanificazione di tutti i locali”, come si legge in un comunicato diffuso nel pomeriggio di sabato, specificando che “a seguito della segnalazione, l’Ats ha prontamente avviato le attività di sorveglianza sanitaria.
“Il personale del Servizio di Malattie Infettive del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – continua l’Ats – ha condotto l’inchiesta epidemiologica, attualmente in corso, raccogliendo informazioni utili all’identificazione dei contatti stretti familiari e lavorativi, questi ultimi anche grazie alla collaborazione del Medico Competente e dei Titolari dell’esercizio; per tutti è già stato disposto l’isolamento domiciliare.
Oltre che per i contatti stretti, è stato organizzato uno screening con tampone nasofaringeo per i 21 dipendenti; sono già stati tutti sottoposti al test e si è in attesa dell’esito.
Analogamente, ai fini di ulteriori approfondimenti dell’indagine epidemiologica, è stato offerto il test con tampone nasofaringeo anche ai clienti presenti nelle giornate in cui ha prestato servizio il dipendente risultato positivo, contattati sulla base dell’elenco giornaliero redatto e fornito dai titolari.
Come da prassi adottata in questi casi nella nostra ATS, oltre all’attività di sorveglianza epidemiologica è stato effettuato un sopralluogo da parte dei Servizi PSAL (Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) e SIAN (Igiene degli alimenti e Nutrizione), finalizzato alla verifica degli aspetti igienico-sanitari e della corretta applicazione dei protocolli anti-Covid.
Alla luce delle prime risultanze, è stata emessa – nella giornata di ieri, venerdì 11 settembre – un’ordinanza di sospensione temporanea dell’attività, anche al fine di consentire un’ulteriore sanificazione di tutti i locali”.
A PAVIA SCREENING PREVENTIVO DELL’ATS PRESSO LO STADIO PORTA ALLA LUCE 6 CASI POSITIVI SU 65 BAMBINI IN ETA’ SCOLASTICA. Intanto le varie Ats della Regione Lombradia sembrano muoversi in ordine sparso. E’ notizia di oggi, diffusa dall’agenzia di stampa regionale Lombardia Notizie, che l’Ats di Pavia ha messo in atto un’azione di sorveglianza e tracciamento nella giornata di giovedì 10 settembre, nella tenda adibita presso lo Stadio Fortunati del capoluogo. Sono stati effettuati 192 tamponi, di cui 65 a soggetti in età pediatrica, da 0 a 16 anni. Di questi 65, 6 sono risultati positivi: un bambino di 2 anni, uno di 1 anno, due bambine di 5 anni, uno di 11 e uno di 13. Cinque di loro sono residenti nell’area di Pavia e uno nella Lomellina.
Uno tra i bambini risultati positivi a Pavia, inviato dal pediatra di famiglia in seguito a comparsa di sintomatologia, aveva appena iniziato l’anno scolastico presso una scuola materna della città. L’Ats ha quindi disposto che tutti i bambini della sezione frequentata si recassero presso l’ambulatorio di Stradella per sottoporsi al tampone e, come da procedura, i familiari sono stati informati e messi in isolamento domiciliare preventivo e sottoposti a tampone. I compagni di classe e gli insegnanti e alcuni operatori tecnici, identificati come contatto diretto sono stati sottoposti a tampone venerdì 11 settembre e nella giornata di sabato 12 presso l’ambulatorio di Stradella.
L’intervento degli operatori di ATS Pavia – commenta l’assessore al Welfare Giulio Gallera– è stato immediato e efficace e ha permesso di attivare l’indagine epidemiologica per risalire alle persone con cui la bambina ha avuto contatto e di intervenire immediatamente con l’esecuzione dei tamponi a 15 bambini e a 10 adulti, tra insegnanti e operatori scolastici”. Si tratta, per la quasi totalità, di casi secondari di contatti positivi in famiglia. Per contenere il carico di richieste correlate alle regole attuali di contenimento del virus, dal 14 settembre la popolazione pediatrica potrà contare su un percorso dedicato alla somministrazione dei tamponi presso gli ambulatori di Vigevano, Pavia e Stradella.
“Dobbiamo tornare alla normalità e ciò significa tornare a scuola e a frequentare locali, negozi e giardini pubblici ma con intelligenza e con la massima sicurezza. In primis per la fascia della popolazione più debole, i bambini e gli anziani prima di tutto” evidenzia l’assessore Gallera. “Non dimentichiamo – aggiunge – le 4 armi di prevenzione che abbiamo a disposizione: distanza, mascherina, igienizzazione frequente delle mani e areazione degli ambienti. Si tratta di semplici abitudini da rispettare con serenità e sicurezza per difenderci da un’eventuale ripresa del virus. Questa dipende dalla consapevolezza di ognuno di noi di fronte a un rischio che resta alto”.