Cronaca
Covid, altri 6 contagi a Cr Un caso sospetto al centro S.Zeno, chiuso il gazebo
Sei nuovi casi Covid in provincia di Cremona, mentre in tutta la Lombardia i nuovi positivi sono 269 a fronte di 16.493 tamponi effettuati (1,6%). Sono i dati diffusi oggi dalla Regione Lombardia, dove non si
registra alcun decesso e aumentano guariti e dimessi (+293). A Sondrio, per il secondo giorno consecutivo, non ci sono nuovi casi.
Con la ripresa ormai avviata di quasi tutte le attività economiche e sociali e soprattutto con la ripresa delle scuole e delle attività sportive giovanili è altissima l’attenzione sulla possibile esplosione di nuovi casi. Oggi c’è preoccupazione tra alcuni frequentatori del centro sportivo San Zeno per un caso di sospetto Covid, dopo che una lavoratrice stagionale che aveva notato alcuni possibili sintomi, addetta al gazebo, è rimasta a casa ed è stata sottoposta a tampone. Ad avvertire i soci, un cartello affisso alla veranda chiusa. L’esito non è stato ancora comunicato, è atteso per lunedì. E presso il ristorante Roadhouse di via Mantova, un altro dipendente è risultato positivo allo screening avviato dopo che per una collega è stata accertata la positività: al momento il locale risulto chiuso “per motivi tecnici”, come recita un cartello alla porta d’ingresso, “stiamo lavorando per riaprire il prima possibile”.
Intanto il consigliere regionale Dem Matteo Piloni raccoglie il malcontento di molti tra operatori del mondo della scuola, famiglie e datori di lavoro, riguardo la lentezza nell’effettuazione dei tamponi, e quindi nella comunicazione del possibile rientro a scuola o al lavoro: “Due linee di febbre – ha scritto oggi su Fb Piloni – il naso cola, un po’ di tosse. I bambini li hanno sempre avuti in questo periodo.
Eppure oggi molte famiglie sono bloccate per i protocolli sul Covid che non riescono a dare risposte in tempi rapidi.
Cinque o sei giorni per l’esito di un tampone. E forse più. E i genitori rimangono a casa dal lavoro, utilizzando i permessi, sempre che ne abbiano ancora. Sempre che possano usufruirne. E comunque arrangiandosi. Una situazione insostenibile, che aggiunge ulteriore ansia e difficoltà.
È quello che sta succedendo in questi giorni in Lombardia. E che nessuno sta risolvendo nonostante le rassicurazioni. ervono risposte. Subito. Le ho, le abbiamo chieste nei giorni scorsi, da settimane”.
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