Cultura

Il legno prende nuova vita grazie all'artista Erminio Tansini

(foto Davide Tansini)
E’ dedicata all’opera artistica di Erminio Tansini l’esposizione fotografica multimediale ‘Immaginario reale’, aperta fino al 6 settembre. Fra la produzione pittorica e scultorea dell’autore cremonese la mostra si focalizza sui lavori in legno, realizzati con ceppi, radici, rami e tronchi. Queste opere sono impostate sulla pareidolia: compongono chiaroscuri, intrecci e sagome in cui compaiono e scompaiono profili mutevolmente riconoscibili.
La variabilità dell’identificazione dipende dal punto di vista e dalla sensibilità di chi li osserva. Non a caso tutte le sculture tansiniane sono “Senza titolo”: per lasciare la maggior libertà possibile nella loro interpretazione.
Gran parte del legno utilizzato dall’artista proviene dall’Appennino settentrionale: Cinque Terre, Valtrebbia, Valtaro e, talvolta, Lunigiana, Valnure e Valtidone.
La materia lignea non è ricavata dall’abbattimento di alberi vivi: invece, è quella travolta dalle frane, trascinata dalle correnti, levigata dall’acqua e delle rocce. Erminio Tansini la seleziona e la recupera lungo i corsi d’acqua e sulle spiagge. Quindi, la risana nei suoi laboratori di Pizzighettone e di Maleo: la rigenera così in una sorta di nuova “vita” artistica, curando bene di conservare il più possibile la sua originaria e inimitabile naturalità.
Erminio Tansini ha iniziato a produrre sculture lignee nei primi Anni ’90: come opere finite o come modelli per le fusioni in bronzo. Per molti anni, tuttavia, l’autore ha considerato i propri lavori in legno come un fatto intimo e riservato, tanto che sono stati esposti per la prima volta solo nel 2017, con la partecipazione dell’artista cremonese alla 57a Biennale di Venezia.
Il tema della rigenerazione coinvolge anche le locations delle immagini proposte da ‘Immaginario reale’, tutte riprese sui sets fotografici della serie ‘Forme sfuggenti’. Dal 2018 questa rassegna scenarizza le sculture lignee di Tansini in luoghi come scogliere, castelli, specchi d’acqua, paesaggi montani, radure boschive e siti archeologici.
Questi posti sono in armonia con il carattere scarno ed essenziale delle opere tansiniane ma poco utilizzabili per le tradizionali manifestazioni culturali ed espositive. I sets fotografici di “Forme sfuggenti” cercano di recuperarli allo spazio artistico.
La serie sta svolgendosi in Italia, Svizzera, Francia e Monaco. Ha fatto tappa anche a Cremona (febbraio 2018) e in varie località del Cremonese, del Bresciano, del Lodigiano, del Parmense e del Piacentino. La mostra è curata da Davide: figlio dell’artista stesso, è anche direttore della rassegna ‘Forme sfuggenti’. La maggior parte degli scritti critici a supporto del percorso espositivo è opera di Dragana Kosti?. ‘Immaginario reale’ è il sesto evento della serie di mostre fotografiche “Chimere”: interamente dedicata a Erminio Tansini, sta svolgendosi nel Nord Italia. L’esposizione è visitabile anche online sul sito www.inarce.com.

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