Cronaca

Sabrina e il giallo dei resti in auto. Saranno esaminati dal medico legale Cattaneo

“Aspettiamo risposte certe e per ora preferiamo non commentare. Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura e dei carabinieri”. Così l’avvocato Antonino Andronico, legale della famiglia di Sabrina Beccalli, la 39enne cremasca scomparsa a Ferragosto il cui corpo è stato cercato invano per quindici giorni nei dintorni di Crema. Forse il cadavere di Sabrina è sempre stato nella sua auto, una Panda, data alle fiamme da Alessandro Pasini, il 45enne cremasco ora in carcere a Monza con le accuse di omicidio, distruzione di cadavere e crollo di costruzioni. Per sapere per certo se quei resti sono di un cane, così come stabilito dai due medici veterinari Casirani e Taccani, o se invece appartengono a Sabrina, lo dirà la nota anatomopatologa Cristina Cattaneo, il medico legale che ha lavorato ad alcuni dei casi di cronaca nera che hanno suscitato più scalpore negli ultimi anni, come quelli di Yara Gambirasio e Stefano Cucchi. La procura le conferirà l’incarico per esaminare quanto rimasto. Parte dello scheletro e le ceneri sono stati distrutti dall’Ats, su nulla osta del pm, per problemi di igiene e di salute pubblica, essendo stati considerati la carcassa di un cane. Alla Cattaneo, l’avvocato Andronico non ha intenzione di affiancare alcun consulente di parte, mentre molto probabilmente lo farà la difesa di Pasini, il cui consulente tecnico, dopo la visione fotografica di un osso, si era espresso dicendo che si tratta di una clavicola umana. Diversamente, un dentista che aveva esaminato la mandibola con un dente aveva escluso trattarsi di una mandibola umana. Nell’interrogatorio davanti al gip, Pasini aveva ammesso di aver tagliato il tubo del gas della caldaia dell’abitazione della sua ex dove Sabrina sarebbe morta con l’intenzione di far saltare per aria la casa e di cancellare le tracce. Non riuscendoci, avrebbe quindi deciso di spostare il corpo in auto per darlo alle fiamme. Secondo gli investigatori, la 39enne, diversamente da quanto affermato dall’indagato, non sarebbe morta per overdose, ma sarebbe stata uccisa dallo stesso Pasini, forse dopo un’avance rifiutata. Dando alle fiamme macchina e corpo, probabilmente il 45enne pensava di farla franca, almeno per quanto riguarda l’accusa di omicidio, impedendo agli investigatori di effettuare l’autopsia e scoprire le cause della morte della donna.

Sara Pizzorni

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