Ambiente

Via le erbe infestanti da sagrati e marciapiedi: iniziati i lavori

Prima tranche da 32mila euro per la rimozione delle erbe infestanti da marciapiedi e strade cittadine, parte dello stanziamento straordinario varato dalla Giunta Galimberti su proposta dell’assessore Rodolfo Bona, da 130mila euro. Lunedì mattina gli addetti della cooperativa Il Quadrifoglio di Isorella hanno rimosso l’erba tra i ciotoli di piazza Cittanova e soprattutto di piazza Santa Lucia. I lavori, seguiti dal responsabile delle serre comunali e dallo stesso Bona, si sono poi protratti nel corso della giornata ai lati dei marciapiedi di via dei Tribunali e in piazza del Duomo e proseguiranno nei prossimi giorni in altre zone della città. Particolarmente delicata la rimozione delle erbe infestanti dietro la chiesa di santa Lucia, operazione eseguita in prima battuta  per via meccanica mediante decespugliatore a cui seguirà tra una decina di giorni l’intervento di un’altra ditta specializzata che tratterà l’acciottolato con acido pelargonico. “Il nostro obiettivo è rendere ordinario lo straordinario – precisa Bona – Ci rendiamo conto delle tante esigenze che ci sono in città, ma con questo stanziamento aggiuntivo intendiamo risolvere alcuni problemi di sicurezza, in primis con l’abbattimento di 25 alberi staticamente pericolosi, anche in seguito ai temporali estivi”. Complessivamente, per taglio di rami, si interverrà su 337 alberi nel quartiere Po, via Brescia, via Buoso da Dovara, Porta Mosa e via Ospedaletto.

Intanto in Comune si sta lavorando per il passaggio della manutenzione del verde dall’ente locale all’Aem, una transizione di cui si stanno affinando i risvolti economici. Oltre alle operazioni ordinarie, eseguite in diversi lotti dalle cooperative in vari momenti dell’anno (alcune inizieranno lunedì prossimo), il Comune vorrebbe commissionare all’azienda interventi, come quelli iniziati lunedì, che riguardano i marciapiedi, gli spazi urbani su cui è necessario operare manualmente, lo spargimento di prodotti fitosanitari ecc. “In Comune non ce la facciamo più”, è lo sfogo di Bona.  Le Serre comunali sono passate in pochi anni da una ventina di addetti a soltanto 4, di cui due al momento operativi. Nonostante il numero ridotto, nei mesi scorsi erano stati fatti in economia alcuni lavori di sfalcio, sempre insufficienti tuttavia a soddisfare le esigenze dei quartieri. Nemmeno la scelta dell’amministrazione di finanziare parte delle manutenzioni con spesa corrente, anziché con i soli  oneri di urbanizzazione, ha determinato un gettito sufficiente ad una cura costante. Nei prossimi mesi si vedrà se col passaggio in Aem si guadagnerà in efficienza. gb

 

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