Scambio elettorale politico mafioso: Malvezzi e Ceraso sotto interrogatorio a Brescia
E’ in corso a Brescia l’interrogatorio presso la procura distrettuale antimafia da parte del pm Paolo Savio, di Carlo Malvezzi e Maria Vittoria Ceraso, entrambi indagati per scambio elettorale politico mafioso in merito al maxi processo Aemilia. Nel dicembre del 2017, nell’ambito del procedimento sulle infiltrazioni della mafia al Nord, il pentito Salvatore Muto aveva tirato in ballo Carlo Malvezzi, all’epoca consigliere regionale di Forza Italia . “Lo aiutai nella campagna elettorale”, aveva detto il collaboratore di giustizia in tribunale a Reggio Emilia. Sulle rivelazioni di Muto, la procura antimafia di Brescia ha aperto un fascicolo.
I fatti contestati risalgono al 2011 e al 2012, a due edizioni della manifestazione Calabria-Cremona, una tre-giorni organizzata per promuovere l’immagine positiva degli emigrati al nord. Stand gastronomici, specialità del Meridione, concerti e spettacoli. “Feste etniche calabresi”, secondo Muto, “per ingraziarsi il favore della comunità locale e nello stesso tempo nascondere l’aspetto della ‘ndrangheta”. Il pentito aveva spiegato che ideatore dell’iniziativa era Francesco LaManna, il referente del boss Nicolino Grande Aracri per quel territorio. Di mettere a punto l’organizzazione si occupava invece l’associazione culturale ‘Nexus’, attiva dal 2011 al 2014- di cui lo stesso Muto era consigliere. Muto aveva ricordato che il costo dell’iniziativa si aggirava intorno ai 30.000, finanziati da aziende per la maggior parte edili, alcune delle quali riconducibili agli imputati di Aemilia. Ma a contribuire alla festa non erano solo i cremonesi. Tra gli sponsor -risulta dal volantino dell’iniziativa- ci sono anche il ristorante reggiano “Antichi Sapori” e una ditta di materiale edile di Piacenza. Solo in un caso due imprenditori si rifiutarono di versare, affermando di “non voler dare un contributo alla ‘ndrangheta’. E cosi’ “Lamanna gli fece una bella ramanzina” e i due entrarono poi nell’associazione Nexus. Nella testimonianza di Muto non erano mancati i rapporti con la politica. La festa aveva infatti ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Cremona e della Regione Calabria. Come avrva spiega il pentito, ad un’edizione presero parte anche l’allora sindaco di Cremona e il suo vice Carlo Malvezzi, attuale consigliere regionale lombardo, eletto nelle fila del Pdl. Di lui Muto aveva confidato: “Lo aiutai nella campagna elettorale”.
“Non ho mai avuto nessuna relazione con lui e pertanto non è nemmeno lontanamente ipotizzabile che possa aver avuto da lui presunti e del tutto inesistenti aiuti in campagna elettorale”, aveva detto all’epoca Carlo Malvezzi. In merito alla manifestazione, “il Comune di Cremona, al tempo in cui Oreste Perri era sindaco e io vicesindaco, ha, com’è naturale, concesso il patrocinio gratuito a un evento che aveva agli occhi della città tutti i requisiti per essere patrocinato, così come accade per centinaia e centinaia di altre manifestazioni ogni anno. Nulla di più”.
Sara Pizzorni