Cronaca

Convenzione Cattolica-enti 200mila euro per tre anni ad attività di ricerca - VIDEO

Università Cattolica, nuovo centro di competenze in ambito agri&food: le interviste ai protagonisti della conferenza stampa di presentazione

Università Cattolica, nuovo centro di competenze in ambito agri&food: le interviste ai protagonisti della conferenza stampa di presentazione

Pubblicato da Cremona1 su Martedì 28 luglio 2020

Presentata oggi la convenzione tra Comune, Provincia e Diocesi di Cremona (Istituto Gregorio XIV) con l’Università Cattolica del Sacro Cuore che prevede un contributo di 200mila euro per tre anni per sostenere tre progetti di ricerca che troveranno spazio nella nuova sede di Santa Monica ormai verso le fasi conclusive del restauro. I tre progetti riguardano “Ricerca e innovazione per le aziende agroalimentari”, “Osservatorio sui comportamenti di consumo alimentare” e “Trasferimento della conoscenza in ambito agri-food attraverso i giovani”. Quest’ultimo in particolare sarà un progetto destinato a valorizzare l’imprenditorialità giovanile anche attraverso spazi di co-working e la promozione di cultura di impresa.
Il Comune contribuisce con 140mila euro; Camera di Commercio, Provincia e Diocesi con 20mila euro ciascuno.
A questo si aggiunge un altro finanziamento deliberato lo scorso dicembre dal Comune, nell’ambito di un accordo di programma con la Cattolica, che prevede un impegno di 100mila euro per dieci anni.
Quindi il finanziamento annuale è attualmente pari a 300mila euro.

Alla presentazione nel salone dei Quadri erano presenti il sindaco Gianluca Galimberti, il presidente della Provincia Mirko Signoroni, il presidente della Camera di Commercio Giandomenico Auricchio, il rappresentante della Diocesi Fabrizio Lonardi, l’assessore all’Istruzione Maura Ruggeri, il direttore dell’area Ricerca e Sviluppo della Cattolica, Mario Gatti e il direttore del Centro ricerche Biotecnologiche di Cremona della Cattolica, Lorenzo Morelli.

“Diciamo grazie alla Fondazione Arvedi Buschini (che finanzia il recupero di Santa Monica, ndr)”, ha detto tra l’altro il sindaco Galimberti, sottolineando che “Cremona è una città per giovani. Questa convenzione serve a dare sostanza economica e di progetto a Santa Monica. Progetti che riguardano innovazione, imprenditorialità giovanile e abitudini di consumo”.
Il Presidente della provincia Mirko Signoroni ha parlato della convenzione come di “un punto di partenza, un progetto che poi dovrà continuare con le proprie gambe”, a cui la Provincia ha contribuito con la cessione dell’area dell’ex convento – ex caserma, che era stata acquisita a suo tempo.

“E’ dagli anni Settanta – ha aggiunto Ginadomenico Auricchio – che Camera Commercio, Comune e Provincia sostengono la Cattolica, un rapporto che è sempre cresciuto, fino a metà degli anni Ottanta con la creazione della Smea, scuola di management unica in Italia, che fornisce i dirigenti più importanti alle aziende alimentari di tutta Italia. C’è un grande legame tra industria alimentare e turismo, settore che ha particolarmente sofferto dal Covid: ci siamo resi conto che i Paesi importatori di prodotti alimentari sono anche quelli da cui proviene la maggior parte dei turisti sul cremonese. E se ci fossero altri progetti che possano interessare le imprese, potremo valutarli e costruirli insieme”.
Fabrizio Lonardi, rappresentante della Diocesi, ha sottolineato il valore formativo dal punto di vista umano, oltre che accademico dell’Ateneo, ringraziando in particolare il suo primo datore di lavoro una volta specializzatosi alla Smea,  il cavalier Arvedi.
“Progetti come questo – ha detto Maura Ruggeri –  assumono ancora più valore se li inseriamo nel contesto di una ripresa che tutti auspichiamo e che fa leva sulla formazione e sulle competenze dei giovani. E’ un vero e proprio investimento in capitale umano, un input anche all’imprenditoria giovanile, proprio quei giovani che hanno visto quest’anno un’interruzione brusca dei propri percorsi di formazione e di lavoro. Purtroppo saranno loro i più penalizzati dalla crisi, per questo servono progetti come  quello di cui stiamo parlando”. gb

ENTI TERRITORIALI E CATTOLICA, UNA LUNGA STORIA – La sottoscrizione della Convenzione si inserisce nell’ambito di un lungo percorso che fin dagli anni ’80 ha visto l’Università Cattolica integrarsi nel tessuto economico e formativo cittadino in una logica di scambio e reciproco arricchimento.
Gli obiettivi della Convenzione si muovono di pari passo con il progetto di sostegno dell’Università sancito dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma per il recupero dell’ex Monastero di Santa Monica e del magazzino carri per ospitare la nuova sede dell’Università Cattolica.
A fronte degli impegni assunti con la Convenzione del 16 dicembre 2019, sono stati coinvolti gli enti sottoscrittori che, condividendo l’importanza della creazione di un sistema integrato tra la produzione, la formazione e la ricerca in ambito agri-food e partendo da quanto iniziato con i progetti Cremona Food Lab e CRAFT (Cremona Agri-Food Technologies), intendono dare forma organica a questo sistema.
L’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Cremona rappresenta dunque l’ultimo tassello del percorso che porterà alla realizzazione di questo progetto che vede una forte unità d’intenti tra tutti i soggetti coinvolti, proseguendo così il percorso intrapreso con l’elaborazione del documento “Cremona, città del domani”, ideato e realizzato da The European House – Ambrosetti S. p.A. per conto del Comune, che racconta le potenzialità del nostro territorio e i motivi per cui Cremona può e deve essere la città del domani.

Il comparto agro alimentare rappresenta come noto una delle vocazioni territoriali più rinomate per eccellenza, divenuto l’espressione di un sistema integrato sempre più in crescita. Negli ultimi anni, grazie all’interazione tra sistema universitario, rappresentanze economiche, enti pubblici e privati, ha potuto acquisire nuovi impulsi e nuove opportunità di sviluppo nel campo dell’innovazione, della ricerca e della formazione.

Con il progetto Cremona Food-Lab, iniziato nel 2015 nella sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è iniziato un processo integrato con l’obiettivo di supportare le imprese del settore agro-alimentare nell’innovazione tecnologica, nell’azione di marketing e nella conquista dei mercati. L’Università ne ha in seguito promosso l’estensione per la creazione di un centro di ricerca tecnico-scientifica relativo alla filiera lattiero casearia denominato Cremona Agri-Food Technologies (CRAFT).

La prospettiva a lungo termine di Cremona Food-Lab era la creazione di un centro di competenze e polo di relazioni in ambito Agri-Food sul territorio cremonese che potesse auto sostenersi dopo i primi tre anni di finanziamento. Tutti gli Enti coinvolti intendono contribuire alla prosecuzione di quanto già iniziato e dare forma organica a questo sistema integrato favorendo la realizzazione di ulteriori interventi innovativi di ricerca.

La Camera di Commercio, sia in attuazione della legge di riforma del Sistema Camerale che dei successivi provvedimenti normativi che hanno riconosciuto specifiche competenze e funzioni in tema di formazione e orientamento al lavoro e alle professioni, ha un ruolo sempre più attivo nel collegamento tra formazione – orientamento – lavoro, facilitando e promuovendo i rapporti tra scuola, università e impresa.

In questo ambito, il Consiglio camerale ha approvato lo scorso 2 dicembre il progetto “Formazione e lavoro” finanziato con l’aumento del 20% del diritto annuo per il triennio progetto “Formazione e lavoro” finanziato con l’aumento del 20% del diritto annuo per il triennio 2020-2022 in accordo con Unioncamere nazionale. Il Ministro dello Sviluppo ne ha approvato la realizzazione lo scorso 12 marzo.

La diffusione dell’epidemia da Covid 19 si è da subito trasformata nel nostro Paese, in Europa e nel mondo, anche in una crisi economica e occupazionale senza precedenti che richiede, per non diventare emergenza sociale, uno speciale sforzo di rigenerazione e capacità di adattamento e cambiamento. In questo ambito, sviluppare la collaborazione delle imprese con Università e Centri di ricerca diventa essenziale per ritrovare un nuovo equilibrio, una vincente capacità competitiva e una rinnovata stabilità.

Il comparto agro alimentare è importante anche per i suoi effetti sul turismo, uno dei settori che ha risentito maggiormente dalla crisi generata dalla pandemia: l’enogastronomia è sempre più centrale per il turismo, è un driver che stimola viaggiatori di tutto il mondo a visitare una destinazione. I primi paesi importatori di prodotti alimentari italiani sono anche quelli da cui provengono la maggioranza dei turisti stranieri: preservare l’eccellenza del settore agro alimentare favorendo l’innovazione e la ricerca fornisce uno stimolo importante anche alla filiera turistico ricettiva.

La nuova sede dell’Università, collocata nella prestigiosa cornice dell’ex Monastero Santa Monica, dotata di nuove tecnologie, laboratori e corsi, costituisce il perfetto contenitore per la realizzazione del progetto e per contribuire alla crescita nel campo agroalimentare e della food economics, settori strategici per l’economia della città e del territorio.

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