Padania Acque, approvato il Bilancio 2019: 30 milioni investiti sul territorio
Nella serata di lunedì 29 giugno si è tenuta, presso l’Auditorium AVIS Comunale di Cremona in via Massarotti, l’Assemblea degli azionisti di Padania Acque, convocata per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2019.
La prima assemblea dei soci post Covid-19, a cui hanno partecipato i sindaci o loro delegati rappresentanti l’80,29% del capitale sociale, si è aperta con la relazione introduttiva del Presidente Claudio Bodini, il quale ha sottolineato il ruolo determinante svolto dai sindaci e dalle amministrazioni comunali. «Anche la nostra azienda – ha proseguito il Presidente – ha dovuto affrontare in prima linea l’emergenza sanitaria, prestando un servizio essenziale senza mai far mancare la sua presenza sul territorio. Il supporto all’installazione dei due ospedali da campo di Cremona e Crema ha coinvolto per diversi giorni, con grande entusiasmo, i nostri tecnici. Il bilancio di quest’anno, come quello degli anni scorsi, evidenzia un percorso di oculati investimenti che si riflettono sulla qualità dell’acqua e dei servizi della nostra provincia. Da un recente rapporto di REF Ricerche, Padania Acque e Tea Mantova condividono il primato di migliore azienda lombarda per quanto riguarda le perdite idriche con una percentuale al di sotto del 25%, abbondantemente inferiore alla media italiana del 40%».
L’Amministratore delegato Alessandro Lanfranchi ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «Il Bilancio 2019 attesta degli ottimi fondamentali, registrando capacità operative e realizzative impensabili solo qualche anno fa. Gli elevati investimenti, pari a 84 euro per abitante, sono un eccellente traguardo, merito dell’impegno straordinario di tutto il personale. Non una meta, bensì un punto di partenza per fare sempre di più e meglio, mettendo in cantiere un nuovo ciclo di investimenti e una nuova strategia di impresa che ci consenta di affrontare i cambianti epocali, dovuti anche alla emergenza sanitaria, e le nuove sfide, consapevoli che a tutti saranno richiesti da subito nuovi comportamenti. La gestione del ciclo idrico integrato deve essere improntata all’innovazione con uno sguardo al futuro per questo motivo i valori che ci guidano, e che devono orientare la nostra azione quotidiana verso la sostenibilità, sono l’universalità del servizio, la trasparenza nei processi, l’ascolto e il coinvolgimento delle persone, la continua ricerca dell’eccellenza anche attraverso processi innovativi e una grande passione per il territorio».
I numeri presentati danno conto del grande lavoro svolto dalla società di gestione del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona e rappresentano un’azienda sana, solida sotto il profilo economico-finanziario e patrimoniale. Significativi i risultati di gestione: l’utile netto è pari a 3,9 milioni di euro ed i margini industriali registrano una crescita rispetto all’esercizio 2018, con Valore Aggiunto e Margine Operativo Lordo che salgono rispettivamente a 30 milioni di euro ed a 20,2 milioni di euro. Anche il capitale investito netto è salito di 40 milioni di euro rispetto al 2018.
Il 2019 registra un ulteriore primato: 30,1 milioni di euro investiti sul territorio, equivalenti a 84 euro per abitante (a fronte dei 68 del 2018). Non solo: a questa cifra record si sommano ulteriori investimenti netti in acquisizioni per 21,6 milioni di euro, che si traducono in ulteriori 60 euro per cittadino.
Il Direttore generale Stefano Ottolini ha presentato il documento approvato dalla assemblea all’unanimità: «Il Bilancio 2019 di Padania Acque S.p.A oggi approvato dai Soci ci fornisce la rappresentazione di un’azienda in crescita sotto varie dimensioni: margini industriali, investimenti e acquisizioni. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, le quattro operazioni straordinarie perfezionate in corso d’anno, oltre ad un rafforzamento patrimoniale per la Società, hanno portato ad una conseguente razionalizzazione del sistema idrico sul territorio».
Sono in corso le attività necessarie a finalizzare l’acquisizione del ramo idrico della società patrimoniale ASM Pandino per giungere così al completamento del percorso di razionalizzazione ed efficientamento del Servizio Idrico Integrato provinciale, nel rispetto del mandato affidato dai sindaci nel 2016.