L'orologio del Torrazzo alla base del romanzo 'Il ritorno di Fabrizio' di Frutkin
di Marco Bragazzi
“Cremona 1682, il cremonese Fabrizio Cambiati e il suo inserviente (un po’ insolente) Omero salgono il Torrazzo per osservare, dalla torre più alta della città delle cento e più torri, il passaggio di una cometa, il tutto con l’ausilio di uno dei primi telescopi e allo studio del moto dello stupendo orologio della torre”.
Comincia in questo modo la novella di Fabrizio’s Return (Il ritorno di Fabrizio) scritta dallo scrittore canadese Mark Frutkin nel 2007 e diventata un tributo alla città di Cremona oltre che un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia di Cremona. Mark Frutkin con Fabrizio’s Return ha vinto alcuni tra i più importanti premi letterari mondiali ed è stato tradotto in decine di lingue (compreso il turco ma, ovviamente, non in italiano….) però, per capire come nasce un libro che si sviluppa a Cremona tra il XVII e il XVIII secolo abbiamo contattato l’autore.
“La novella di Fabrizio parte dalla musica, dal lavoro di Stradivari e dal loro immenso patrimonio che possono identificare Cremona come “La città della musica”. Ho tratto ispirazione dalla bellezza della città, bellezza che descrivo nel mio libro Walking Backwards, opera che racconta i luoghi dei miei viaggi in giro per il mondo. Dopo 3 visite a Cremona mi sono reso conto di quanto sia stupenda, fatto che può essere racchiuso nell’enorme potere estetico di Piazza del Duomo oltre al fatto che, parlando con le persone e camminando tra le strade della città, è incredibile l’impatto che la musica, l’architettura e la storia ti possono offrire (senza tralasciare le specialità culinarie). Per scrivere Fabrizio’s Return ho studiato la storia della città e della liuteria, riscoprendo l’atmosfera unica che si può vivere nella città del Torrazzo, il libro ha una trama fortemente influenzata dai luoghi che ho visitato e dalla cordialità che ho trovato in città”.
Il ritorno di Fabrizio è un viaggio nel tempo per il lettore, la storia dell’alchimista, astrologo e osservatore del quotidiano Fabrizio Cambiati si sviluppa in città 76 anni dopo ovvero quando i suoi “miracoli” finiranno sotto la lente dell’avvocato Don Michele Archenti, spedito dal papato a Cremona per valutare la veridicità dell’opere miracolose del cremonese in coincidenza con il secondo passaggio della cometa osservata da Fabrizio. Il libro di Frutkin è stato realmente rivoluzionario nella trama e nello sviluppo, una novella che riporta ai tempi della commedia dell’arte e che ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari canadesi oltre alla candidatura come finalista come miglior libro del Commonwealth. Fabrizio’s Return ha avuto un tale successo che gli studenti del prestigioso Saint Olaf College in Minnesota ne hanno fatto addirittura un musical, con musiche, canzoni e dialoghi scritti basati integralmente sul libro. Anche la scenografia è opera dello staff del College e, infatti, nella parte sinistra del palco, capeggia (in dimensioni ridotte) una riproduzione del Torrazzo con l’orologio astronomico creato dalla famiglia Divizioli mentre i protagonisti, rigorosamente in abiti ispirati al XVII secolo, si alternano come curiosi, commercianti o famiglie al centro del palco che rappresenta, nel 1682 come nel 2016, la vita quotidiana di Piazza del Duomo.
Come tributo a Cremona e alla storia di Fabrizio Cambiati va ricordato anche un piccolo monumento posto ad Ottawa, alle porte di Little Italy, posto come omaggio al successo editoriale di Mark Frutkin. La riproduzione del Torrazzo che, in cima, ha il “riccio” tipico dei violini e degli strumenti ad arco porta la firma dell’artista canadese Cj Fleury ed è posta sulla Preston Street (chiamata anche Corso Italia) ovvero la strada principale di ingresso al quartiere italiano della capitale canadese. La vita di Frutkin merita di essere descritta: statunitense di nascita, ha studiato alla rinomata università Loyola di Chicago oltre ad aver passato un anno come studente a Roma. Nel 1968 Frutkin si oppose alla guerra nel Vietnam e diventa renitente alla leva. Rifugiatosi in Canada diventerà cittadino canadese nel 1976, per poi passare anni vivendo per scelta in una zona agricola senza Tv, senza elettricità e senza acqua corrente. Da quando ha cominciato la sua carriera come scrittore ha collaborato con alcuni dei più importanti giornali come Harper’s Magazine e The Globe and the Mail, oltre and essere stato collaboratore del Ministro della Cultura del Canada, vive ad Ottawa con la sua famiglia. Il sentimento di Frutkin verso Cremona può essere riassunto della scritta da lui voluta posta sul monumento a Preston Street, “Il violino si passa tenendo la mano sinistra sotto il collo e la mano destra sotto il corpo, come se fosse un neonato addormentato”.