Cronaca

Una messa per ricordare il dottor Caliendo, figura storica della sanità cremonese

Verrà ricordato con una messa in Sant’Agata domenica prossima, 21 giugno alle ore 18.30, il medico Aniello Luca Caliendo, scomparso tre mesi fa quando non era possibile la celebrazione dei funerali. Per  60 anni esatti è stato medico nella nostra città, una delle figure più longeve e conosciute della sanità cremonese. Fino allo scorso 28 febbraio, aveva svolto la libera professione, nello studio in Via dei Mille , che aveva aperto appena dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, conseguita a Bologna nel 1960. Una carriera lunghissima, iniziata in Medicina all’ospedale vecchio con il professor Marco Balduini e proseguita poi dal 1964 in Urologia con il professor Angelo Marini; sempre nel 1964 fu il primo medico a prestare servizio nella neonata guardia medica cittadina.

Nel reparto di Urologia aveva poi proseguito, come medico chirurgo all’ospedale Maggiore con il dottor Franco Pontiggia sino al 1982, anno del suo pensionamento ospedaliero; fu tra i primi medici cremonesi ad utilizzare il filtro di rene artificiale. Dal 1962 è stato medico di famiglia arrivando ad avere nella seconda metà degli anni ’70 oltre 2300 assistiti; senza computer o prenotazioni, come si fa oggi, chi aveva bisogno andava in studio ed il medico riceveva tutti sino all’ultimo paziente, arrivando magari a visitare fino a tarda sera, una volta era così, come diceva lui, il fonendoscopio si teneva in tasca, non al collo. In pensione dalla Mutua dal 2004, ha proseguito la libera professione sino al 28 febbraio scorso che raggiungeva puntualmente tutte le mattine con l’inseparabile scooter. Socio della Canottieri Baldesio, ne è stato consigliere per un lungo periodo dal 1963 al 1976, con presidente prima l’avvocato Giuseppe Brotto e poi dal 1969 l’avvocato Dario Ferrari. Da presidente del comitato FIB cremonese, organizzò nel 1968 l’unico campionato italiano di Bocce svoltosi a Cremona.

Persona estremamente simpatica e dalla battuta pronta, pungente al limite del sarcasmo, ma profondamente umana e disponibile ha guadagnato la stima degli amici e dei tantissimi assistiti, che sino all’ultimo si sono avvalsi della sua competenza ed esperienza professionale.

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