Cronaca

Ampliamento Avantea: ecco perchè i tempi non saranno ancora immediati

Il progetto dell'ampliamento

Non sono brevissimi i tempi per consentire ad Avantea di allargare i propri spazi nel laboratorio di Porcellasco. Come ha riferito lunedì scorso in consiglio il vicesindaco Andrea Virgilio durante l’approvazione della variante puntuale al Pgt, gli atti resteranno depositati per trenta giorni nella Segreteria Comunale e nei successivi trenta giorni ci sarà tempo per la presentazione di eventuali osservazioni. La tempistica prevede inoltre che entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni il Consiglio Comunale, decida se e quali accettare.

La prima richiesta del fondatore della società, Cesare Galli risale ad agosto 2018, ma la procedura si era arenata, tanto che lo stesso Galli aveva denunciato la situazione di stallo. Come noto il laboratorio conduce numerose ricerche di eccellenza. Nel caso del siero anti-Covid, ad esempio, Galli ha dovuto spostare in Belgio i maiali utilizzati per il progetto, proprio a causa dell’impossibilità di adeguare la propria struttura.

UN ITER COMPLESSO – Sull’Albo Pretorio della Provincia, tuttavia, è stato pubblicato circa una settimana fa (10 giugno) un documento nel quale si rende noto che il Rapporto preliminare è depositato presso gli Uffici della Provincia di Cremona, Settore Ambiente e Territorio – Servizio Pianificazione e Programmazione Territoriale.

La Provincia ha così avviato la verifica di assoggettabilità dalla Vas (Valutazione Ambientale) della variante al Piano Territoriale Coordinamento Provinciale tra la stessa Provincia, il Comune e Avantea finalizzato ad una variante per l’ampliamento delle attrezzature a servizio del centro di ricerca in campo biomedico.

In realtà, già lo scorso 3 febbraio, con una delibera del Presidente provinciale, era stato approvato l’Accordo di Programma “per l’ampliamento delle attrezzature a servizio del centro di ricerca in campo biomedico, sito in via Porcellasco e contestuale nomina dell’autorità procedente e competente per la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) della variante al PTCP”.

Il successivo 12 febbraio, infine, era stato pubblicato sul Burl (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia, ndr), ma poi l’iter si era fermato anche perché, per legge, contro il provvedimento poteva “essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni dalla data della sua prima comunicazione ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data”.

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