Lettere

‘Fino a che punto è credibile
il dato relativo alla misurazione
della temperatura corporea?’

da Francesco Badalotti

Scrivo queste poche righe per segnalare una situazione paradossale verificatasi nel pomeriggio del 15 Giugno 2020 in una delle strutture sanitarie private esistenti in città presso la quale era stata da tempo programmata una visita di controllo. Giunto all’ingresso della clinica l’incaricata presente sul posto provvede al rilevamento della temperatura corporea frontale con  apposito strumento avvicinandolo più volte alla mia fronte con notevole indecisione. Notata subito questa incertezza,
chiedo alla stessa che almeno la misurazione sia affidabile ottenendo come risposta “ho due termometri, l’altro non funziona e questo è così”. Completata finalmente questa difficile operazione mi viene comunicata la temperatura corporea di 34,8°C !! Con stupore mi limito educatamente a giudicare “un po bassa” tale rilevazione. A questo punto la risposta da parte dell’operatrice presente è “per chi viene da fuori questo è normale”. Tengo a precisare che pochi minuti prima di entrare la temperatura esterna dell’aria era prossima ai 25/26°C, certamente non al punto da provocare una ipotetica quanto improbabile ipotermia. Ma, considerando la particolare emergenza sanitaria non ancora definitivamente conclusa, l’aspetto decisamente inquietante della vicenda consiste nell’impossibilità di vedere garantite le indispensabili condizioni di sicurezza nell’accesso ad una struttura sanitaria da parte dell’utenza. Infatti, persistendo tale “precisione” nella determinazione della temperatura corporea, anche eventuali utenti con febbre ben oltre la fatidica soglia dei +37,5°C riuscirebbero ad entrare indisturbati vantando una (falsa) temperatura decisamente inferiore con tutte le gravi conseguenze del caso. Dopo avere informato il medico su quanto
accaduto, lo stesso mi confermava di avere sperimentato analoga situazione al mattino. Ben lontano da creare inutili polemiche sarebbe interessante sapere fino a che punto sia credibile il dato relativo alla temperatura corporea visto che, almeno nel caso qui descritto, viene applicato in modo così superficiale. Mi astengo volutamente dall’indicare il nome della clinica in oggetto e del medico, informazioni in ogni caso reperibili qualora si rendesse indispensabile.

Cordiali saluti.
Francesco Badalotti

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