Cronaca

Teatro: no ad audizione Cauzzi in Consiglio. Sindaco: 'Si tratta di rilancio, non di nomi'

Bocciata la richiesta delle opposizioni. Con i soli voti della maggioranza, è stata decisa la convocazione di una riunione pubblica dell'Ufficio di Presidenza alla presenza della sovrintendente e dell'intero Cda del Ponchielli, in una data precedente a quella del prossimo consiglio comunale, fissato al 29 giugno. 

Non c’è pace attorno al teatro Ponchielli. Il dibattito in consiglio comunale, a seguito della interrogazione di Carlo Malvezzi che chiedeva al sindaco ragione sulla sostituzione di Angela Cauzzi quale Sovrintendente, si è concluso con la richiesta dello stesso Malvezzi a nome di tutto il centrodestra, di invitare Cauzzi nel Salone dei Quadri per illustrare la programmazione degli ultimi anni e per “esplicitare un progetto di teatro di cui il sindaco ha annunciato l’esistenza ma di cui il consiglio non è mai stato informato. Lo chiediamo per rispetto della Sovrintendente e per rispetto dei soci che hanno dato fiducia per tanti anni a questa persona e per rispetto ai consiglieri che non hanno condiviso la linea del rinnovo”.

Il capogruppo del Pd Roberto Poli ha proposto una soluzione di compromesso: la convocazione della stessa Cauzzi e del consiglio di amministrazione in una seduta dell’Ufficio di Presidenza. “Non è il ruolo del consiglio comunale, evitiamo altre forme di spettacolarizzazione, cerchiamo di ricondurre le istituzioni al loro ruolo”. Proposta rifiutata dalle minoranze, attraverso vari interventi. Maria Vittoria Ceraso: “Nessuno della minoranza ha contestato il diritto di un Cda di non rinnovare una sovrintendente in carica da 35 anni, ma ciò che crea criticità da approfondire è aver collegato questo mancato rinnovo a problemi di bilancio. I due consiglieri che hanno chiesto il rinnovo sono andati giù molto pesantemente sulla gestione del teatro. Per questo c’è bisogno che qualcuno ci venga a spiegare le connessioni tra mancato rinnovo e bilancio. Ci sono contraddizioni tra quanto affermano i diversi membri del Cda. E se il sindaco era a conoscenza del fatto che la gestione non era oculata da anni, allora Cauzzi non andava rinnovata già da prima”.

Luca Nolli (M5S): “Tutti abbiamo il diritto di conoscere quello è successo negli ultimi anni. Abbiamo chiesto di ascoltare la Sovrintendente e lei ha il diritto di parlare. I cremonesi sono rappresentati dai consiglieri sia della minoranza che della maggioranza”.

Malvezzi ha così spiegato l’intenzione di non accettare l’emendamento: “Dobbiamo uscire dall’ipocrisia. Se la gestione del teatro è stata disastrosa come l’hanno definita i consiglieri Rurale e Pagani, allora chi ha amministrato in questi anni il teatro dov’era? Se il sindaco era a conoscenza della lettera, allora non ha agito tempestivamente e ne è stato corresponsabile”.  “Il cosiddetto progetto – ha continuato Malvezzi –  non è mai stato esplicitato e nel Cda si è parlato sempre e solo di persone. A partire da dicembre 2019 i nuovi consiglieri  (Rurale e Pagani, ndr) hanno preso di mira l’attuale Sovrintendente con l’obiettivo di sostituirla. Ed evidentemente il sindaco era d’accordo. C’è un punto, quello della correttezza, che voi con il vostro comportamento attuale, tradite. Se si vuole spersonalizzare la vicenda, bisogna far venire qui la dottoressa Cauzzi. Il Cda ha già deciso di non rinnovare l’incarico”.

Anche Federico Fasani: “Sono anni che siedo in consiglio comunale e non è la prima volta che dietro il paravento della presentazione dei curriculum si celano in realtà scelte già fatte. E’ successo anche per la scelta del presidente di Aem. Quindi smettiamola con la pantomima del curriculum e delle selezioni: sono una ridicola sceneggiata, diamo la possibilità alla Sovrintendente Cauzzi di esprimersi in questa sede”.

Beppe Arena, regista e attore, membro dell’assemblea dei soci della Fondazione, a nome della Lega ha affrontato direttamente la questione di fondo sottintesa a tutti gli interventi della minoranza, ossia che il posto della Cauzzi sia già stato assegnato: “La cosa che mi torna strana è che questo passaggio è stato fatto dopo il rinnovo del Cda (del teatro, lo scorso novembre, ndr) poi è uscito il nome di Andrea Cigni. Spero che, dopo che verrà fatta la selezione dei curriculum, la scelta venga fatta per il meglio del teatro, a prescindere dall’amicizia, nota, tra la consigliera Pagani e Andrea Cigni. Non ho mai avuto una particolare simpatia per Angela Cauzzi, non ho condiviso le sue scelte, credo che la programmazione del teatro in futuro debba andare incontro a gusti più popolari, ma spero che al prossimo consiglio comunale si possa ascoltarla, per sentire da suo punto di vista cosa è successo negli ultimi 6 anni.  Voglio entrare nel merito del tipo di programmazione che farà il nuovo sovrintendente”.

A ritenere non opportuno un intervento in consiglio della stessa Cauzzi sono stati, per la maggioranza, i consiglieri Lapo Pasquetti e Enrico Manfredini. Pasquetti: “I nomi che sono stati fatti riguardo la possibile successione sono voci di corridoio. Sentire la sovrintendete in questa sede credo che sia sconveniente. Lei potrebbe candidarsi e avrebbe così una posizione di vantaggio. Inoltre Cauzzi ha già potuto spiegare le proprie ragioni. La sua posizione la conosciamo e ha avuto modo di esprimerla nelle forme consone. Semmai pensiamo ad altro tipo di convocazione, magari in commissione e insieme a tutto il Cda”.

Manfredini: “Il teatro deve essere inserito sempre più nel contesto cittadino. Dobbiamo fare in modo che il nostro teatro sia il fulcro della vita culturale e musicale della città, fare in modo che ne assuma la guida, la regia. Grazie alla Cauzzi per tutto quello che ha fatto in questi anni, dedicandovi tutta la sua vita, dalla mattina alla sera. Questo le va riconosciuto. Non c’è nessun intento persecutorio di voler sminuire quanto fatto. Quello che credo sia una cosa normale dal punto di vista manageriale è che si dia maggior impulso al teatro. La dottoressa Cauzzi ha già una certa età, è già in pensione, mi sembra normale che ci sia il desiderio di investire in una persona nuova più giovane senza che questo significhi sminuire quanto fatto negli anni scorsi”.

Alla fine dunque la richiesta di una presenza della Cauzzi in Consiglio è stata scartata e, con i soli voti della maggioranza, è stata decisa la convocazione di una riunione aperta al pubblico, dell’Ufficio di Presidenza alla presenza dI Cauzzi e dell’intero Cda del Ponchielli, in una data precedente a quella del prossimo consiglio comunale, fissato al 29 giugno.

LA RISPOSTA DI GALIMBERTI ALL’INTERROGAZIONE DI MALVEZZI – Nella sua risposta all’interrogazione di Forza Italia, il sindaco aveva elencato l’importante contributo pubblico che il Comune fornisce alla Fondazione: mediamente 943mila euro l’anno dal 2015 al 2019; media di 780mila euro dal 2010 al 2014. “Un aiuto fortissimo e costante – ha detto Galimberti – giustificato proprio dai progetti realizzati e considerando il teatro un asset strategico per lo sviluppo della città. Nel 2018 abbiamo varato un cambiamento di statuto in modo da ampliare la presenza dei soci. Abbiamo sempre richiamato ad una gestione la più attenta possibile.

“Il rilancio del teatro rappresenta l’unica arma possibile per uscire dalle difficoltà di bilancio, che hanno storia antica. Lo sapete anche voi perchè riguarda anche gli anni del centrodestra. Dal 2010 ad oggi il bilancio è stato positivo nel 2010, nel 2015 e nel 2019. Sono dati indicativi, nel 2017 le celebrazioni Monteverdiane potevano giustificare un bilancio col segno meno: ma non basta la bontà degli incassi per risolvere la questione di fondo. Ossia un bilancio con problemi strutturali che rischiano di erodere il patrimonio del teatro stesso.

“Gli anni più difficili sono stati il 2013 – 231mila euro – e il 2017. I nostri richiami hanno ricevuto risposta da parte del sovrintendente e dello staff, ma evidentemente non in maniera sufficiente. Dopo le elezioni del 2019 abbiamo ripreso in mano la situazione e il bilancio appariva con un possibile deficit di 250mila euro, tanto da obbligare ad un intervento ancora più forte sulla gestione. Abbiamo dato aiuto nella ricerca di fondi ulteriori. Non potevamo permetterci di erodere ancora di più il fondo”. Alla fine il bilancio 2019 ha registrato un leggero positivo di 3000 euro.

Galimberti ha poi descritto un “cammino tra noi e la Sovrintendente che non è stato semplice. Ci sono stati scontri, come in ogni Cda che si rispetti, con posizioni anche non convergenti. Ma se un Cda lavora davvero non teme scontri, purché finalizzati a ottenere risultati. Passione e amore per il teatro vanno riconosciuti a tutti i membri del teatro”.

“Anche la costruzione del budget 2020 risente della situazione – ha aggiunto il sindaco  – ed è pronto il bilancio preventivo che sarà portato in assemblea a breve. Resta forte la sfida del progetto del teatro, solo con un suo rilancio si può auspicare consolidamento stabile”. “Il contratto con la Sovrintendente Cauzzi, già in pensione, è in scadenza. La ringrazio per quello che ha fatto in città, ma questo non mi impedisce di pensare anche che sia corretto immaginare un eventuale cambiamento. e auspicare che possa avvenire senza traumi per guardare al futuro con nuovo slancio, pensando a persone di valore come possibili sostituiti.

“Ma la questione non è quella dei nomi, prioritario è il progetto di teatro e la necessità urgente di energia, fare squadra tra istituzioni culturali; tessere relazioni culturali internazionali. A dimostrazione che non è questione di nomi, abbiamo varato per la prima volta in assoluto la raccolta di curriculum, passaggio per me imprescindibile. Su proposta in particolare dei soci privati, abbiamo deciso di rivolgerci ad una società esterna. E’ un metodo usato solo da due teatri di tradizione in Italia, e noi ci siamo affidati alla stessa società di cacciatori di teste della Scala di Milano”.

“Il futuro – ha concluso il sindaco – è fatto anche di cambiamenti e di assunzione di responsabilità”. g.biagi

 

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