Cronaca

Coronavirus, ancora 0 decessi in provincia di Cremona e due nuovi casi positivi

Ancora nessun decesso in provincia di Cremona, mentre sono due i nuovi contagi accertati nelle ultime 24 ore sui 259 registrati in tutta la Lombardia per complessivi 6.637 tamponi effettuati. Il totale cremonese sale dunque a 6.556. Nelle province limitrofe, a Milano sono stati conteggiati 52 casi, Bergamo 69, Brescia 56, Como 19, Lecco 7, Lodi 2, Mantova 1, Monza e Brianza 6, Pavia 3, Sondrio 17, Varese 19. I decessi registrati sono 8. Il numero dei ricoverati in terapia intensiva è stabile, mentre i ricoveri non in terapia intensiva scendono a quota – 98.

“L’ampliamento della platea delle persone alle quali stiamo eseguendo il tampone determina un maggior numero di positività che nella maggior parte dei casi non è legata a nuove insorgenze” ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, commentando i dati epidemiologici odierni, dai quali risultano 259 nuovi casi di coronavirus in regione. Gallera ha precisato che “i dati di oggi risentono di 109 tamponi eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, 8 tamponi conseguenti a sierologici su operatori socio sanitari e 17 su ospiti delle Rsa. Degli altri 125 cittadini positivi oggi, alcuni sono riferibili alla positività a seguito di sierologici privati”. “La maggior parte dei casi – continua l’assessore al Welfare risulta essere ‘debolmente positivo’. Questo elemento evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti”.

Gallera ha ricordato che “Regione Lombardia ha deciso di avviare una massiccia campagna di screening con prelievi ematici a cittadini in quarantena, contatti di sintomatici, operatori sanitari, forze dell’ordine, personale dei tribunali. I tamponi, invece, vengono eseguiti sui cittadini che si rivolgono al servizio di emergenza urgenza, ai pazienti in fase di ricovero, a coloro che manifestano sintomi anche lievi, e ai loro contatti, segnalati alle ATS dai medici di base o dai datori di lavoro. Contestualmente sono state avviate importanti campagne di screening promosse da aziende private”. Gallera conclude evidenziando che il “vasto sistema di screening serve proprio per prevenire e monitorare eventuali situazioni critiche, che al momento gli esperti delle ATS non evidenziano, soprattutto se si considera il fatto che siamo a un mese dal termine del lockdown”.

I CASI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA

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