Cronaca

Aem cerca avvocato attraverso un bando per 'fornitori': le perplessità del mondo forense

Aumentano i campi di attività di Aem Spa, il braccio operativo, nonchè società in house, del Comune di Cremona per quanto riguarda parcheggi, varchi elettronici, segnaletica stradale, manutenzioni di strade, polo della cremazione e prossimamente forse anche altro. E tra le numerose consulenze tecniche affidate all’esterno, qualche settimana fa sul sito aziendale è comparsa anche la ricerca di un avvocato esperto in campo amministrativo, per un incarico di durata triennale e un compenso complessivo di 39mila euro. Una ricerca di personale che ha lasciato di stucco tanti avvocati di settore, definiti – questa la denominazione utilizzata nell’avviso – “fornitori”. Il bando è già scaduto ai primi di giugno e tra le caratteristiche che più hanno stupito i professionisti cremonesi che lo hanno consultato (un documento di parecchie pagine e allegati) c’è appunto l’utilizzo di una definizione ritenuta inusuale per una prestazione d’opera a carattere strettamente fiduciario. L’avviso poi sarebbe stato costruito alla stregua di un bando per l’assegnazione di lavori al massimo ribasso: all'”avvocato fornitore” viene richiesto infatti uno sconto su un prezzo base fissato dalla stessa AEM, senza che vengano specificati i criteri. Senza trascurare il fatto che, più basso sarà il compenso, c’è il rischio che meno qualificata sarà la prestazione.

All’avvocato fornitore, per poter concorrere alla gara, viene poi richiesta una relazione metodologica, altra stranezza che non convince gli avvocati: ognuno infatti, ha un suo metodo di lavoro e solitamente al cliente interessa solo la prestazione e il risultato finale. Per arrivare all’assegnazione dell’incarico l’avvocato deve poi sostenere un colloquio davanti ad una commissione: difficile che un professionista di esperienza accetti di essere esaminato dagli stessi soggetti ai quali dovrà fornire pareri in materia di diritto amministrativo.
Negli ultimi anni Aem ha sempre scelto la strada dell’affidamento diretto per la ricerca di consulenze, ad esempio per la valutazione del patrimonio, oppure per le pratiche tributarie e fiscali, stavolta ha scelto un’altra strada. Da ricordare che manca, all’interno di Aem, azienda sempre più complessa, la figura del Direttore Generale, per la quale anni fa era stata avviata una ricerca poi ritirata e che forse tra le proprie competenze avrebbe incluso anche quelle oggi richieste mediante incarico di consulenza esterno.

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