Tangenziale groviera: tante segnalazioni, poche certezze sugli interventi
La lunga stasi dei cantieri pubblici e soprattutto la mancanza di risorse certe per finanziare gli interventi, sta rendendo sempre più problematica la situazione delle strade cittadine a cominciare dalla tangenziale. Numerosissime le segnalazioni di veri e propri crateri nell’asfalto, ad esempio alla rotonda del Maristella, sul cavalcavia di via Bergamo, in via Seminario davanti all’Itis e poi attorno alla rotonda della Castelleonese. Per non parlare delle strade di accesso alla città, come via Milano, ridotta a un groviera nel tratto appena fuori città e fino all’altezza della Cattolica. Sono problemi ben noti all’amministrazione comunale e in particolare al settore dei Lavori Pubblici, che ha stilato una lista di interventi urgenti (e tra questi la tangenziale ha la priorità massima) attualmente all’attenzione della Giunta che deve individuare per l’appunto i mezzi di finanziamento. Le prossime variazioni di bilancio – una è prevista per fine giugno, ma non sarà l’unica quest’anno – dovrebbero fare chiarezza su quanto e dove investire nelle asfaltature stradali. La tangenziale è purtroppo un pozzo senza fondo: appartiene al demanio comunale a differenza di tante altre infrastrutture di questo tipo che servono le grandi direttrici extraurbane e i soldi per riparare i danni provocati dai mezzi pesanti ricadono sul bilancio dell’ente locale, oggi più che mai a secco. All’attenzione della Giunta c’è un programma ‘di massima’ e uno di ‘di minima’. Quel che è certo è che riempire le buche non serve quasi a nulla, servono interventi più completi che comprendano la fresatura dei tratti ammalorati.
Se i Lavori Pubblici indicano le priorità, è poi l’Aem a dover bandire le gare d’appalto per l’esecuzione dei lavori. Aem è diventata ormai braccio operativo del Comune per le manutenzioni stradali e per molti altri servizi pubblici e questo implica altri passaggi e altro tempo che passa. “Siamo consapevoli della situazione delle nostre strade – afferma il presidente Massimo Siboni – alcuni interventi siamo riusciti a farli, altri no, anche per la chiusura dei cantieri negli scorsi mesi. Ma il tema sono le risorse: è il bilancio del Comune che deve stanziarle”.
La crisi finanziaria innescata dall’emergenza sanitaria ha fatto sì arrivare a Cremona finanziamenti extra, ma buona parte di questi o sono già stati assorbiti dagli interventi sociali, o vanno a compensare le mancate entrate da Tari, Cosap, parcheggi, tanto per citare tre delle entrate del Comune fortemente ridimensionate per venire incontro alle categorie economiche. g.b.