Emergenza Covid, Baffi (Iv) si dimette da presidente della Commissione d'inchiesta
Patrizia Baffi si è dimessa da presidente della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid istituita dal Consiglio Regionale lombardo. Rappresentante di Italia Viva, la sua nomina era stata al centro di aspre polemiche da parte delle opposizioni perché frutto di uno strappo politico (sebbene non formalmente impugnabile) da parte della Maggioranza. Per legge, infatti, la presidenza della Commissione d’inchiesta spetta ad un membro delle opposizioni, come Baffi formalmente è, ma l’esponente renziana ha raccolto i voti della Maggioranza che l’ha votata compatta, mentre le minoranze avevano espresso un altro candidato (Jacopo Scandella, Pd).
Gli stessi membri dem della Commissione si erano ritirati dalla stessa, disertando perciò la prima seduta. Critiche erano piovute anche dal Movimento 5 stelle, che aveva seguito i colleghi del Pd. Baffi si era sempre detta contraria a presentare le proprie dimissioni fino al pomeriggio di oggi, venerdì 5 giugno, quando le ha comunicate, attraverso una lettera, al presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi. Oltre che nel metodo, l’elezione dell’esponente lodigiana di Iv era stata contestata dalle forze di opposizione anche nel merito dato che il suo atteggiamento era stato giudicato “troppo indulgente nei confronti della Giunta”, tanto da astenersi in occasione della mozione di sfiducia all’assessore al Welfare Giulio Gallera.
“Poiché credo fermamente nell’importanza della Commissione d’Inchiesta – si legge nella missiva -, che avrà il compito di fare chiarezza sull’emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all’avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, per sanare le carenze del sistema e superare le debolezze che sono emerse in questi mesi, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente a far data da oggi, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell’importante lavoro che ci aspetta. Per il buon esito dei lavori della Commissione d’inchiesta ritengo fondamentale la partecipazione e il contributo diretto di tutti i rappresentanti delle minoranze, senza i quali non ha nemmeno senso avviare e far partire la Commissione”.
Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia ha quindi commentato: “Apprendiamo delle dimissioni di Patrizia Baffi, siamo lieti che abbia capito che non era possibile presiedere una Commissione d’inchiesta senza la presenza dei principali gruppi di minoranza. Ringrazio Patrizia Baffi per il passo indietro e per il senso istituzionale. Invitiamo la maggioranza a mettere fine ai teatrini e a procedere con l’elezione di un nuovo Presidente che sia veramente espressione della volontà delle minoranze è che possa garantire totale trasparenza”.
Il capogruppo del PD in Regione Fabio Pizzul invece dichiara: “Apprezziamo la decisione della consigliera Baffi di dimettersi dal ruolo di presidente della commissione d’inchiesta. Le avevamo chiesto questo atto di responsabilità e la ringraziamo per averlo compiuto. Concordiamo con lei che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento di un importante lavoro che dobbiamo fare nell’interesse dei cittadini lombardi. Auspichiamo che la maggioranza, a partire dalla Lega, intenda porre le condizioni per rimettere la commissione in grado di partire su nuove basi. Se così sarà, noi non ci tireremo indietro e ripresenteremo i nostri componenti al presidente del Consiglio regionale, perché li reintegri”.