"Allarmismi ingiustificati"
"Allarmismi ingiustificati"
“Ieri mattina non mi sembrava vero di poter attraversare il Po”. Ettore Dognini, 73enne di Pizzighettone, con la riaperture delle frontiere regionali è potuto tornare ad abbracciare i nipotini Nicolò e Alessio, rispettivamente di 6 e 8 anni, residenti a Carpaneto (Piacenza). L’ultima volta, circa 90 giorni fa, che era successo era stato in occasione del compleanno di Alessio: “Purtroppo già allora molti suoi amici non erano potuti andare alla festa a causa della situazione che già iniziava ad essere pesante”. Poi le misure stringenti imposte per affrontare l’emergenza sanitaria. “Ieri – spiega Dognini, anche fotografo al seguito di Pizzighettone prima e Pergolettese poi – ho lasciato mia moglie a Piacenza al lavoro e alle 8 ero già a Carpaneto. Sono stato là fino a sera: è stato bello come primo giorno. Essendo abituato a vederli spesso, l’impatto si è fatto sentire”. Il pizzighettonese infatti era “abituato ad andare a trovarli due o tre volte a settimana”, lasciava la moglie al lavoro e proseguiva fino a Carpaneto a fare “la vita da nonno”. Una distanza paradossalmente aumentata durante il lockdown: “Mi mandavano i disegni e i messaggi vocali con whatsapp o facevamo videochiamate, ma non facevano che far aumentare la voglia di essere là con loro”.