Cronaca

Parcheggio Italmark, residenti dei condomini adiacenti: 'Comune metta una barriera'

Protesta da parte dei residenti di via Platani, ai civici 26 e 28, quei due condomini che confinano con il nuovo parcheggio provvisorio a ridosso del piazzale delle ex Tramvie: mentre i lavori proseguono a pieno ritmo, chi ci vive a ridosso dell’area chiede garanzie da parte del Comune affinché venga frapposta una barriera protettiva tra il posteggio e le case.

“Le cucine di chi abita a piano terra sono a due metri dal parcheggio” racconta Nicoleta Neacsu, residente. “Qui abitano persone con patologie anziani e bambini. Che ogni giorno dovranno respirare lo smog e sopportare i rumori emessi dalle auto a pochissima di distanza”. Per questo la donna ha scritto al Comune, chiedendo garanzie: “Vorremmo una recinzione alta, o una siepe, o una barriera antitumore, in modo da isolarci dalla zona del parcheggio, altrimenti la situazione rischia di diventare invivibile”.

Ma alla richiesta dei residenti, per il momento dal Comune è arrivata solo una risposta vaga e decisamente priva di qualsiasi garanzia: “Ci hanno detto che il terreno non è proprietà del Comune, attualmente, ma di Rfi Italia” spiega l’amministratore di condominio, Roberto Bianchi. “E che se si concretizzassero in futuro le condizioni di acquisto dell’area, con realizzazione di un parcheggio stabile, verranno prese in considerazione le richieste dei residenti. Ma per loro il problema è oggi, non in un ipotetico futuro”.

Non è tutto: uno dei due condomini non si affaccia direttamente sul parcheggio ma su un’area che resterà vuota, dalla quale attraverso dei cancellini apribili anche dall’esterno si potrà accedere al cortile del condominio: “Prima avevamo davanti un’area recintata, ora è tutto aperto e chiunque può entrare e accedere agli appartamenti del primo piano solo scavalcando” spiegano ancorai residenti. “Non ci bastava il disagio del cantiere ferroviario notturno da un lato. Ora anche il parcheggio dall’altra, senza alcuna protezione se non uno steccato alto neanche un metro”.

I disagi, peraltro, erano iniziati già durante i lavori per la realizzazione del parcheggio provvisorio, quando “il rumore era talmente forte che in casa ballavano i pensili e al quarto piano si sono formate anche delle crepe nel muro del vano scale. Abbiamo sopportato tutto, perchè era giusto che venissero fatti i lavori. Ora chiediamo solo che vengano rispettate le nostre esigenze”.

Laura Bosio

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