Cronaca

Ultima riunione per la Commissione Paesaggio: 30 candidati per il rinnovo

Tornerà a riunirsi questa settimana, in via telematica, la Commissione Paesaggio, organo consultivo del Comune per le pratiche edilizie e urbanistiche. Una riunione particolare, segnata dall’assenza del suo presidente, l’architetto Massimo Terzi, scomparso a causa del Coronavirus. Un’assenza pesante, visto il valore intellettuale di Terzi, che aveva portato avanti con coerenza una linea di difesa e valorizzazione della qualità urbana non sempre concorde con le richieste dei costruttori e delle autorizzazioni edilizie che venivano poi rilasciate dagli uffici comunali. A coordinare i lavori della prossima riunione sarà l’architetto Angelo Landi, già vicepresidente. Nei quasi tre mesi di lockdown le pratiche edilizie si sono accumulate e gli interventi in attesa di via libera sono parecchi, qualcuno probabilmente già autorizzato senza il passaggio (obbligatorio ma non vincolante) in Commissione.  Tra le ultime pratiche di rilievo trattate, c’era il recupero dell’ex Armaguerra, progetto arrivato a buon fine dopo le modifiche suggerite dalla Commissione stessa.

Ma questa sarà anche l’ultima, o una delle ultime, riunioni di questo  gruppo, composto oltre che da Landi, dai colleghi Stefano Corbari, Giuseppe Tamagnini, Massimiliano Beltrami. Dimissionario negli scorsi anni era stato il geologo Giovanni Bassi; membri supplenti sono Vincenzo Emilio Zucchi, Andrea Ireneo Anelli e Clara Rita Milesi. All’inizio dell’anno il Comune aveva pubblicato il bando per una nuova selezione ed è probabile che molti nomi, se non tutti, cambieranno. Trenta i candidati che la commissione tecnica del Comune ha scremato su una cinquantina di candidature e sottoposto alle valutazioni della Giunta a cui spetta la parola finale. Per la scelta dei nuovi componenti si terrà conto di alcuni criteri fissati nel bando: ad esempio differenziazione dei campi di esperienza, rappresentanza femminile, giovani professionisti.

La commissione è incaricata di formulare pareri obbligatori non vincolanti in materia di tutela del paesaggio, sia per il rilascio di autorizzazioni paesaggistiche, di competenza delegata dalla Regione al Comune, sia per l’espressione del giudizio nell’ambito dell’esame dell’impatto paesistico previsto dal Piano Territoriale Paesistico Regionale, sia sulle opere abusive, oggetto di condono edilizio, realizzate in aree vincolate. Esprime inoltre parere sia sull’abbattimento, in ambito non vincolato, di essenze arboree fuori dai casi consentiti con semplice comunicazione, sia sulla sistemazione di aree libere da costruzioni ovvero di aree da piantumare nell’ambito di interventi urbanistico edilizi. g.biagi

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