Cronaca

I baristi: 'Facciamo rispettare norme, ma non siamo agenti Chiediamo più vigilanza'

Martedì convocato vertice in Prefettura del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica

Problema movida durante la Fase2: i titolari dei pubblici esercizi del centro di Cremona spiegano come sia difficile far rispettare le regole e chiedono una maggiore presenza di forze dell’ordine anche nelle ore serali. Ma i maggiori problemi sono causati da chi beve  nelle aree pubbliche anche dopo l’orario di chiusura (servizio di Eleonora Busi).

Un problema che sta investendo tutti i sindaci d’Italia: dalla vicina Brescia, dove il primo cittadino ha imposto con ordinanza la chiusura anticipata alle 21,30 nei pubblici esercizi di piazza Arnaldo e vie limitrofe; alla Regione Veneto che ha diffuso uno spot in cui affianca alle immagini degli aperitivi in piazza le drammatiche inquadrature di una terapia intensiva. A Cremona per il momento non ci sono provvedimenti drastici: come afferma oggi il sindaco Galimberti, “siamo in stretto contatto con le categorie, con le forze dell’ordine e con il Prefetto. A brevissimo faremo il punto della situazione con lui”. Per l’esattezza domani, martedì 26 maggio con la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

E se le serate in centro storico continuano ad essere molto affollate, causando da un lato le lamentele dei residenti per la troppa inciviltà fino a tarda sera e dall’altro un senso di impotenza tra i gestori dei locali alle prese con le nuove incombenze sulla sicurezza, il pomeriggio di oggi domenica 24 maggio ha visto il consueto afflusso di gente nei parchi del lungo Po. Famiglie, gruppi di ragazzi, sportivi: in tanti, ma senza segnalazioni di disordini. g.b.

Foto Sessa
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