Cronaca

Tamponi: in provincia di Cr il 19% risulta positivo, in quella di Mantova il 17%

Sin qui abbiamo sempre ragionato sulla base di dati regionali, offrendo sì i numeri legati alle province lombarde, ma mai la percentuale. Il problema più serio, infatti, era verificare quanti tamponi, da inizio emergenza, fossero stati somministrati sui territori di competenza delle singole ASST. Un’analisi più approfondita, e basata su percentuali per scoprire l’incidenza del virus rispetto ai tamponi effettuati, consente di rapportare i “casi positivi su tamponi” di ogni singola provincia con il dato lombardo complessivo.

Come sta andando, dunque, tra ASST di Cremona, ASST di Crema e ASST di Mantova? Lo vediamo: anzitutto va precisato che il dato provinciale dell’intero territorio cremonese e cremasco va calcolato unendo appunto le ASST di Cremona e di Crema, mentre l’ASST di Mantova si muove per conto proprio, essendo riferimento provinciale unico. I dati targati CR forniti risalgono al 6 maggio scorso: a Crema sono stati effettuati 10.388 tamponi con 1.944 casi positivi, pari al 18.7%; a Cremona (la cui ASST comprende anche Casalmaggiore, ossia Oglio Po), sono invece stati effettuati 21.261 tamponi dal 4 marzo al 6 maggio, mentre prima del 4 marzo altri 8.000 tamponi sono stati esternalizzati. Dunque il totale è di 29.261 tamponi effettuati. I casi positivi solo sull’ASST di Cremona si possono calcolare sottraendo dal totale provinciale i 1.944 positivi di Crema. Il 6 maggio, in particolare, la provincia di Cremona faceva registrare 6.151 casi positivi, dunque tra Cremona e Casalmaggiore (escludendo Crema), il dato è di 4.207 casi. Detto che il dato non può essere preciso al centesimo, perché non è chiaro se gli 8.000 tamponi esternalizzati prima del 4 marzo siano stati conteggiati in altre province in cui sono stati effettuati i test (Pavia, ad esempio), oppure effettivamente a Cremona, la percentuale oscilla tra il 19.8% (nel caso in cui gli 8.000 tamponi non siano stati conteggiati su Cremona) e il 14.4% (nel caso in cui gli 8.000 tamponi siano stati conteggiati su Cremona).

Guardando al dato provinciale complessivo (Cremona, Casalmaggiore e Crema) abbiamo dunque 31.649 (o 39.649, sempre per il dubbio riportato prima) tamponi effettuati fino al 6 maggio, quando i casi positivi erano stati 6.151. Si oscilla perciò tra un 19.4% e un 15.5%. La media regionale, in data 6 maggio, è stata del 18%, dunque il dato cremonese e cremasco è in linea, anzi di poco superiore, se prendiamo per buona l’ipotesi più probabile, ossia che gli 8.000 tamponi iniziali siano stati “assegnati” altrove. Va precisato che questo dato non ha nulla a che vedere con l’incidenza del Coronavirus in provincia di Cremona, che rimane la più alta in tutta la regione, perché in questo caso il calcolo viene fatto sul numero degli abitanti: insomma è un dato figlio di un conteggio completamente differente.

E Mantova? Qui il calcolo, trattandosi di una unica ASST, è molto meno complesso e si riferisce alla comunicazione dell’azienda del 12 maggio. I tamponi eseguiti da inizio emergenza sul territorio mantovano sono stati 18.871 per un totale di 3.255 casi. La percentuale in questo caso è del 17.2%. Ricordiamo che nel calcolo andrebbe tenuto conto, oltre che di tamponi doppi (o multipli in generale) effettuati sulla stessa persona, anche di ogni singolo caso positivo (il cosiddetto “tampone anagrafico”, collegato ad una persona fisica), che dunque anche in caso di doppio tampone positivo conta sempre e comunque come singola unità. In buona sostanza è quasi certo che la percentuale data dal rapporto tra casi positivi e persone effettivamente testate (dunque non considerando più tutti i tamponi, ma un solo tampone per ciascuna persona, anche se testata più volte) sia più alta: sui territori non abbiamo una risposta certa, in assenza di dati puntuali in merito alle persone testate. Meglio allora fidarsi del dato regionale che parla di una percentuale di contagi su persone singole testate del 27.2%: tenendo conto che Cremona (con Casalmaggiore e Crema) e Mantova offrono dati in linea con quelli di tutta la Lombardia, il dato può essere considerato credibile.

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