Cronaca

Morti Covid: sabato preghiera interreligiosa con il Vescovo Sarà in diretta su Cremona1

foto di repertorio

Una preghiera interreligiosa per ricordare tutti i defunti degli ultimi due mesi e mezzo. Si svolgerà sabato prossimo, 16 maggio, alle ore 11 presso il  cimitero di Cremona, che ha da poco riaperto al pubblico, con la partecipazione del vescovo Antonio Napolioni e del sindaco Gianluca Galimberti. La preghierà però non sarà aperta al pubblico nel rispetto delle norme di sicurezza che vietano assembramenti, e proprio per questo sarà trasmessa in diretta su Cremona1 e sui canali digitali della Diocesi di Cremona (sito web, canale Youtube e Facebook). Ogni rappresentante delle religioni proporrà una propria preghiera di suffragio, a cui seguirà la lettura di una preghiera comune scritta per l’occasione da Mario Gnocchi del Segretariato per le attività ecumeniche e tradotta in diverse lingue. L’iniziativa ne segue altre analoghe, come quella prevista per domani dalla Diocesi di Bergamo.

Quella di Cremona, con un eccesso di mortalità del 391% a marzo di quest’anno rispetto all’anno scorso, è stata la seconda provincia italiana con il maggiore incremento della mortalità, rispetto ai quattro anni precedenti, secondo i dati Istat. Nel nostro territorio il contagio ha riguardato il 99,1% dei Comuni.

L’Istat ha calcolato che il 91% dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale “si concentra nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino”. Nell’insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Se si considera il periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+ 23.133 ); poco più della metà di questo aumento (52%) è costituita dai morti riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 (12.156).

All’interno di questo raggruppamento le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).

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