Cronaca

Consiglio regionale, approvato all'unanimità provvedimento da 3 miliardi per emergenza

(foto di repertorio)

Dopo l’annuncio dello scorso 20 aprile, oggi, lunedì 4 maggio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale il provvedimento da circa 3 miliardi per lo sviluppo. Un pacchetto di risorse destinato, secondo Regione Lombardia, “agli investimenti per fronteggiare l’impatto economico legato all’emergenza scaturita per il COVID -19”. Queste  le misure previste: 51.350.000 euro per le Province, 348.650.000 euro ai Comuni, 2.470.000.000 euro per interventi per la ripresa economica, 130.000.000 euro per investimenti strategici. Vengono inoltre stanziati 10.000.000 euro per la produzione di dispositivi medici e di dispositivi di protezione individuale e 82.000.000 sono destinati al personale sanitario che ha combattuto in prima linea l’emergenza Coronavirus.  Le risorse sono ripartite nel triennio: 83 milioni nel 2020, 2 miliardi e 787 milioni nel 2021 e 130 milioni nel 2022. In Provincia di Cremona arriveranno dunque 16 milioni e 950 mila euro ripartiti, a seconda del numero di abitanti, tra i 113 Comuni che la compongono (qui l’articolo completo).

Il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi sottolinea:“Regione Lombardia mette a disposizione tre miliardi per lo sviluppo con priorità alla realizzazione delle opere immediatamente cantierabili e con l’obiettivo di far lavorare e far ripartire le aziende lombarde dopo l’emergenza legata al Covid-19. E’ chiaro però che ai Comuni dovranno essere garantiti anche strumenti e modalità che consentano loro di semplificare le procedure amministrative e di accelerare i tempi di assegnazione dei lavori, superando i numerosi ostacoli burocratici che troppo spesso creano inutili lungaggini e complicazioni scoraggiando la realizzazione delle opere”.

Fermi quindi aggiunge: “Si tratta di un provvedimento sicuramente importante  ma ritengo necessario che sia accompagnato da una azione legislativa altrettanto significativa e rapida sul piano della semplificazione normativa e procedurale: settimana prossima in Consiglio regionale nella seduta di martedì 12 maggio porteremo le leggi di semplificazione e revisione normativa con cui ci attiveremo in tal senso per quanto di nostra competenza”. “Faccio però – conclude il presidente – un appello anche al Governo nazionale affinchè si possa procedere quanto prima a una sostanziale revisione del Codice nazionale degli Appalti che così come è strutturato oggi, per gli eccessi burocratici che contiene e le troppe certificazioni, spesso inutili, che richiede, in molti casi ritarda o addirittura impedisce agli Enti locali l’assegnazione rapida di lavori e opere importanti: auspico in particolare che vengano introdotte quanto prima modalità che in alcuni casi consentano ai Comuni l’affido semplificato dei lavori e soprattutto assicurino tempi di pagamento certi, puntuali e tempestivi. Altrimenti il rischio è di mettere in circolo risorse destinate alle nostre imprese senza che le stesse ne possano beneficiare in tempi utili: garantire subito la liquidità è oggi invece fondamentale e indispensabile”.

Per il relatore del provvedimento Marco Colombo la legge “è coraggiosa perché rappresenta un acceleratore per la ripresa economica. Si tratta di un provvedimento che interviene per dare risposte perché mette nelle mani degli enti locali 400 milioni, soldi che saranno spesi direttamente dai sindaci che amministrano il territorio e dunque ne conoscono le urgenze e le esigenze. Mettiamo ulteriori risorse inoltre per incrementare gli incentivi al personale sanitario: in questo modo la giusta e generosa Lombardia vuole dimostrare loro non solo grande riconoscenza ma anche forte vicinanza”.

Sono stati 122 gli emendamenti inizialmente presentati sul provvedimento (nella stragrande maggioranza di minoranza) ma, come ha annunciato il Capogruppo del PD Fabio Pizzul, in seguito al confronto con maggioranza e Giunta che ha recepito alcuni indirizzi, un’ottantina di proposte emendative sono state ritirate prima dell’inizio delle votazioni. Una ventina gli ordini del giorno collegati.

Tra le proposte accolte si segnala  l’ordine del giorno del PD (capogruppo Fabio Pizzul) che stabilisce una condivisione delle risorse che saranno smobilizzate in accordo con le Commissioni consiliari e i territori interessati. Via libera anche a un odg del Movimento 5 Stelle (Monica Forte) per una programmazione coordinata per la sicurezza sui luoghi di lavoro; alla richiesta di sospendere per il 2020 le tasse di successione per tutte le persone beneficiarie di eredità a causa della perdita di parenti per COVID-19 (Gianluca Comazzi capogruppo di Forza Italia); a prevedere maggior flessibilità per il congedo parentale per un convivente nel caso in cui entrambi i genitori di un figlio con meno di 14 anni siano impossibilitati a svolgere la proprie mansioni lavorative da remoto (Franco Lucente, Fratelli d’Italia) e all’impegno a privilegiare le somme non ancora assegnate alle amministrazioni comunali della prima “zona rossa” e a quelle con la maggior percentuale di tasso di mortalità (Roberto Anelli, Lega).

Nelle dichiarazioni di voto, sia PD che M5S (Pizzul e Fumagalli) hanno sottolineato il voto favorevole alla manovra “corretta e importante” ma hanno lamento  il metodo e la programmazione con la quale la Giunta si è rapportata con il Consiglio e le Commissioni “con poca condivisione”. Per Viviana Beccalossi (Gruppo Misto) il provvedimento è in grado di muovere le microeconomie del territorio, mentre i capigruppo di Forza Italia e Lega – Gianluca Comazzi e Roberto Anelli – hanno parlato di “legge straordinaria per rilanciare l’economia lombarda”.

“Come gruppo Pd abbiamo presentato molte proposte, emendamenti e ordini del giorno, per offrire il nostro contributo su diversi fronti, tra cui quelle per aumentare da subito le risorse per i comuni dei territori più colpiti, come il nostro” ha detto il consigliere del Pd Matteo Piloni. “Nello specifico, sono stati approvati due nostri ordini del giorno che possono essere utili per la provincia di Cremona Il primo prevede di destinare parte dei 2,47 miliardi di euro al potenziamento delle infrastrutture digitali e tecnologiche e delle dotazioni strumentali al fine di valorizzare e sostenere lo sviluppo ed il consolidamento degli strumenti di smart working, della formazione e didattica a distanza e dell’Industria 4.0.

Un impegno più consistente è però previsto in un’altra nostra proposta che è stata accolta e che impegna la giunta lombarda, in occasione della sessione del prossimo bilancio a prevedere specifiche risorse per i territori più colpiti e a ridefinire il Piano Regionale di Sviluppo (PRS), coinvolgendo i tavoli provinciali per lo sviluppo e quindi gli attori sociali ed economici dei territori. E’ stato faticoso, ma siamo riusciti a ottenere un impegno proprio per i territori più colpiti. Per ora si tratta ancora solo di un impegno che dovrà però essere concretizzato con il prossimo bilancio” conclude Piloni.

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