Lettere

Ancora su pazienti Covid
a Cremona Solidale:
l'affondo di Fasani

da Federico Fasani - Forza Italia

Il Sindaco Galimberti, in evidente stato di agitazione gioca con le parole oppure non sa leggere una delibera.
In nessuna parte della delibera della Regione Lombardia dell’8 marzo 2020 (qui allegata) viene chiesto di ricoverare pazienti Covid+ insieme agli ospiti no COVID+ delle RSA.
Si prevede per tutte le strutture extra ospedaliere, tra cui “riabilitazione specialistica sanitaria, cure intermedie intensive ed estensive, posti letto in RSA” possibilità di ospitare, esclusivamente su base volontaria, pazienti COVID+. Condizione essenziale per erogare questo servizio sono la disponibilità di “strutture sanitarie e socio-sanitarie autonome dal punto di vista strutturale (padiglione separato dagli altri o struttura fisicamente indipendente) e organizzativo”, cioè con personale dedicato. Questo vale sia per le RSA sia per le cure intermedie. Giocare quindi sull’equivoco “non in RSA ma sì nelle cure intermedie” serve solo a cercare di nascondere la adesione della azienda speciale comunale alle linee di indirizzo della Regione da lui tanto criticate anche in televisione.
Cremona Solidale ha offerto spontaneamente la propria disponibilità ad accogliere pazienti COVID+ nella sua struttura ben prima che il Sindaco si lanciasse nella polemica e nella strumentalizzazione politica contro gli indirizzi regionali.
Alla luce di queste evidenze il Sindaco chiarisca una volta per tutte a quale parte della delibera avrebbe detto no.
Adesso il sindaco dice che lui sapeva di questi ricoveri di persone dimesse dall’ospedale di Cremona.
Perché allora in Ufficio di Presidenza del 21 aprile, venti giorni dopo i primi ricoveri, alla domanda se il nucleo Covid costituito nella palazzina delle cure intermedie fosse destinato ad accogliere anche persone positive provenienti dalle altre strutture sanitarie il sindaco, di fronte a tutti i capigruppo, ha risposto che si sarebbe valutato in futuro? Perché negare quello che già stava succedendo?
Questi sono i fatti inconfutabili. La complessità e la tragicità di una situazione così pesante come quella che stiamo vivendo non dovrebbe lasciare lo spazio ad un amministratore pubblico per strumentalizzazioni politiche e scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini.

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