Cronaca

Ufficio Presidenza su CR Solidale, polemica tra sindaco e Forza Italia

La situazione dell’Azienda Speciale Cremona Solidale è stata al centro del dibattito nell’ufficio di Presidenza di ieri pomeriggio, 30 aprile, in teleconferenza. Una riunione accesa nonostante la distanza tra interlocutori, con forti divergenze tra gli esponenti di maggioranza e minoranza quando si è tornati sull’argomento del nucleo per Covid. Erano presenti oltre ai capigruppo, il sindaco Gianluca Galimberti, il presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti, l’assessore alle Politiche Sociali Rosita Viola, il segretario generale Di Girolamo oltre a presidente, direttore e componenti del Cda dell’azienda.

Il direttore Emilio Tanzi ha illustrato gli sforzi dell’azienda nell’affrontare e tentare di contenere la diffusione del Coronavirus in una struttura così esposta, nelle sue varie articolazioni: 118 i deceduti complessivi, 93 nel terribile mese di marzo, 25 ad aprile.  Sono state evidenziate anche le criticità economiche derivanti dalle spese straordinarie e dai mancati introiti da contributi regionali e dal blocco degli ingressi in RSA. 220 mila euro sono stati spesi per l’acquisto di mascherine, camici ed altri DPI, una spesa andata ad aggravare una situazione di disavanzo già presente alla fine del 2019. E il primo trimestre di quest’anno si è chiuso con un risultato negativo tra entrate e uscite di 250mila euro. Una situazione preoccupante, alla luce anche dell’impossibilità, per il momento, di accettare nuovi ospiti in Rsa, con conseguente calo di introiti e, in prospettiva, di dover diminuire il numero di ricoveri per consentire il distanziamento di sicurezza.

I consiglieri hanno fatto richieste di chiarimenti e precisazioni, in particolare sulle modalità di relazione con l’Amministrazione Comunale e sui rapporti istituzionali con ASST e ATS, in merito all’attivazione del nucleo Covid per ospitare malati che avessero superato la fase acuta e dimesse dall’ospedale. Proprio su questo aspetto la discussione si è animata, tra il capogruppo di Forza Italia Carlo Malvezzi e di Fratelli d’Italia Marcello Ventura, da un lato, e gli esponenti di maggioranza dall’altro.  “Abbiamo appreso – spiega Malvezzi –  dal direttore generale che dal 31 marzo l’azienda, per rispondere alle necessità delle persone più fragili della nostra comunità colpite dal coronavirus, ha iniziato ad accogliere pazienti positivi dimessi dall’ASST di Cremona, in linea con quanto previsto dalla delibera della Regione dell’8 marzo scorso. Nella palazzina delle cure intermedie è stato creato un nucleo COVID che attualmente ospita 15 persone positive, di cui 13 dimesse dall’ospedale di Cremona, attraverso il portale “Priamo”, appositamente istituito da regione Lombardia e attivabile su base volontaria dalle strutture socio-sanitarie. Tutto ciò in ottemperanza alla citata delibera regionale, così tanto contestata dal Sindaco Galimberti in ripetute e dannose polemiche.  Tra l’altro nel precedente ufficio di presidenza, tenutosi 10 giorni fa, a precisa domanda della minoranza sulla presenza in azienda di persone provenienti dalle strutture sanitarie cittadine, il sindaco aveva risposto che si sarebbe valutata in futuro, solo al completamento dello screening sugli ospiti dell’ RSA. Peccato che a quella data l’accoglienza fossa già stata avviata”.

Per Forza Italia, questo rappresenta “una mancanza di trasparenza e di rispetto per i cittadini e per la minoranza, uno stile comunicativo più orientato alla strumentalizzazione politica che a favorire una leale collaborazione tre le istituzioni”. “L’azienda ha operato per il meglio – precisa Malvezzi – trovandosi nel pieno dell’emergenza. Quello che il sindaco non avrebbe dovuto fare è stato contestare  pubblicamente e svariate volte la delibera regionale dell’8 marzo, pur sapendo che l’azienda comunale stava adoperandosi per attuarne i contenuti, in risposta alle necessità della comunità cremonese. Più volte  ieri abbiamo chiesto al sindaco se fosse a conoscenza delle interlocuzioni che l’Azienda stava avendo con Ats e Asst, e alla fine la risposta è stata che le scelte sono sempre state completamente condivise”. La delibera regionale, aggiunge Malvezzi, non  ha mai imposto che i malati Covid dovessero entrare nelle Rsa (le residenze ‘croniche’ per gli anziani non più autosufficienti), ma chiedeva la disponibilità ad ospitarli su base volontaria a quelle strutture di ricovero con spazi adeguali e palazzine distinte. Come Cremona hanno fatto Ostiano, Crema e Vailate. “In questo momento la polemica politica proprio non ci stava. In questi due mesi Forza Italia non ha mai fiatato, anche su alcuni errori commessi localmente. Ma chi non ha fatto errori dall’inzio dell’emergenza ad oggi?”

Nel dibattito è comunque emerso l’apprezzamento per l’operato del Cda e della direzione aziendale, pur nella diversità delle posizioni tra maggioranza ed opposizione. Il sindaco ha sottolineato la piena condivisione delle linee di azione adottate da Cremona Solidale e dai suoi organi in una circostanza tanto drammatica, nonché la necessità dell’adozione di formali protocolli per regolare i rapporti tra le istituzioni coinvolte nella gestione delle emergenze.

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