Il Comune fa i conti: risparmi su mense e riscaldamento, ma pesa l'incertezza delle entrate
E' un bilancio in continua evoluzione quello a cui sta lavorando l'assessore Maurizio Manzi e il suo staff, alle prese con entrate incerte e uscite che hanno superato già di molto il previsto. Intanto le richieste di agevolazioni fiscali e tributarie continuano ad arrivare da parte delle categorie economiche: domani, giovedì 30 aprile, si terrà l'incontro tecnico con i rappresentanti del terziario e dell'artigianato.
E’ un bilancio in continua evoluzione quello a cui sta lavorando l’assessore Maurizio Manzi e il suo staff, alle prese con entrate incerte e uscite che hanno superato già di molto il previsto. I finanziamenti che stanno arrivando da Stato e Regione in parte sono vincolati e in parte non sono ancora giunti a destinazione. Intanto le richieste di agevolazioni fiscali e tributarie continuano ad arrivare da parte delle categorie economiche: oggi, giovedì 30 aprile, si terrà l’incontro tecnico con i rappresentanti del terziario e dell’artigianato e lì si capirà se sarà possibile azzerare i pagamenti per servizi non usufruiti negli ultimi due mesi, in particolare l’occupazione del suolo pubblico (Cosa) e la tariffa rifiuti (Tari). “Abbiamo già posticipato le scadenze – dice Manzi – comprendiamo però che dove non c’è stato utilizzo di servizi vi sia la richiesta di azzerare i pagamenti. Un discorso che vale per settori come bar, ristoranti, fioristi, servizi alla persona, che sono stati e dovranno restare ancora chiusi”.
Dunque, un’apertura verso le richieste del terziario pare esserci, come anche il sindaco aveva già anticipato la settimana scorsa. “Teniamo presente però che il Comune deve pagare lo stesso il gestore del servizio (Linea Gestioni, ndr), continua Manzi. “Stiamo lavorando proprio per definire la differenza tra minori costi, dovuti ad esempio alla chiusura di tantissime attività commerciali e artigianali e mancati introiti da tariffa”. Ma da quello che si capisce, Linea Gestioni sta mettendo le mani avanti: è vero che tante categorie non hanno prodotto rifiuti, ma i i camioncini hanno girato lo stesso per le strade e perdipiù pare che in questi ultimi due mesi sia aumentata la produzione di indifferenziata a scapito della differenziata, con aumento dei costi di smaltimento. “L’Istituto superiore di sanità ha dato l’indicazione che chi sia risultato Covid positivo non differenzi i materiali tra plastica, vetro carta, ma butti tutto nell’indifferenziato”, spiega Manzi. Un indifferenziato cresciuto anche per strada, dove spesso si trovano mascherine e guanti abbandonati per terra. “Per questo problema verranno collocati contenitori appositi nei punti dove c’è maggiore afflusso di persone, ad esempio nei pressi dei supermercati, dove gettare mascherine e tanti utilizzati. Mi auguro comunque che passata l’emergenza, le persone si riabituino presto a differenziare correttamente”.
Tra le voci in entrata nelle casse del Comune, c’è da considerare il milione e 200mila euro a fondo perduto della Banca d’Italia che andrà a coprire le maggiori spese dell’assistenza sociale e in parte l’acquisto di materiali informatici per studenti in difficoltà economiche; i 311mila euro arrivati dallo Stato per le sanificazioni e i 30mila (sempre dallo stato) per i servizi aggiuntivi svolti dalla Polizia Municipale; oltre al milione circa destinato esclusivamente ad investimenti, della Regione Lombardia (con il vincolo di progettazione entro ottobre 2020).
Se il Comune ha risparmiato su alcune voci – ad esempio sulle bollette del riscaldamento per scuole ed edifici e per le mense scolastiche – ci sono state anche maggiori spese quali acquisto dei dispositivi di protezione, strutture in plexiglass per isolare gli ambienti, sanificazione, dispositivi per lo smart working, contributi per l’ospedale da campo, tanto per citarne alcune. Con l’incertezza, come si diceva, delle entrate fiscali locali, che mettono a dura prova gli equilibri di spesa corrente. g.b.