Cronaca

Dall'11 maggio follow-up personalizzato per pazienti Covid ricoverati e dimessi

I pazienti Covid19 dimessi dagli ospedali di Cremona e Oglio Po – e residenti in provincia – continueranno ad essere seguiti secondo il principio di “presa in carico” dalla stessa azienda ospedaliera, in modalità multidisciplinare.
Questo avverrà attraverso gli operatori del Centro Servizi dell’Asst di Cremona, che contatteranno i pazienti dimessi per proporre una serie di controlli (Folow-up) funzionali alla fase post-acuta. Si tratta di persone colpite da infezione da corona virus e ricoverate in ospedale in condizioni critiche. La presa in carico, infatti, rispetterà il criterio di gravità. Ad essere contattati saranno anzitutto i pazienti che, durante la degenza, hanno avuto bisogno di supporto ventilatorio e di ossigeno terapia ad alti flussi, a causa dell’importante compromissione polmonare.
Il percorso di Follow up per “pazienti Covid-19” dimessi dalle strutture dell’ASST di Cremona e residenti in provincia, sarà attivo dall’11 maggio 2020 e si propone di programmare e prenotare tutti i controlli necessari, possibilmente, in un’unica giornata.
Il progetto ha essenzialmente una valenza clinica. Lo scopo è anzitutto quello di individuare eventuali bisogni per offrire ai pazienti risposte socio-assistenziali integrate e multidimensionali.
“Abbiamo pensato all’istituzione di un percorso di presa in carico dei “pazienti Covid -19”, dimessi dai nostri ospedali, per sostenere al meglio delle possibilità clinico-assistenziali queste persone che hanno già dovuto affrontare una situazione complessa e imprevista – spiega Giuseppe Rossi (Direttore Generale dell’ASST di Cremona). Un aspetto a cui tengo moltissimo è che saranno i nostri operatori a contattare i pazienti”.
L’innovazione sta proprio nel non delegare al paziente la gestione del suo percorso di cura, ma aiutarlo e sostenerlo in modo concreto sul lungo periodo e in ogni fase della malattia, vicino a casa.
“Il principio di presa in carico – continua Rossi – vale per tutti pazienti cronici con una o più patologie. A maggior ragione vale per queste persone che si trovano in una condizione nuova. Per questo ci è sembrato importante avviare immediatamente un percorso a loro dedicato. La ragione essenziale è quella di individuare e rispondere ad eventuali esigenze di salute della persona compita da Covid-19”.
“Il nostro progetto rappresenta un approccio di cura teso alla persona per la persona – aggiunge Rossi. Una semplificazione dell’accesso ai servizi attraverso un percorso preordinato: questi pazienti non dovranno preoccuparsi di nulla, pensiamo a tutto noi. Saranno gli operatori del Centro servizi – esperti in materia di presa in carico, orientamento e sostegno – a programmare e prenotare esami e visite per loro. I Medici di famiglia sono parte integrante del percorso e saranno in costante contatto con i nostri operatori. Accoglieremo anche pazienti segnalati direttamente dagli stessi medici di base”.
“L’evoluzione della situazione epidemiologica causata dall’epidemia Covid-19 – conclude Rossi – ci porta inevitabilmente ad un ripensamento organizzativo teso a sviluppare modelli di cura flessibili e innovativi, traducibili in un unico percorso multi specialistico che, in questo caso, coinvolge ad esempio pneumologo, medico internista, cardiologo, infettivologo, nefrologo”.

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