Cassa Integrazione, tutti i passi di Regione e l'ultima promessa: 'Subito 1.400 euro'
“I lavoratori hanno bisogno di liquidità, non è possibile posticipare ulteriormente”. E’ questo l’annuncio dell’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli nella conferenza stampa di oggi, mercoledì 29 aprile, parlando della Cassa Integrazione, prima di aggiungere: “Da oggi basterà andare in banca e i lavoratori che hanno fatto richiesta riceveranno 1.400 euro”. In realtà, quella cifra è “l’anticipazione massima concedibile” e si potrà ottenere solo in presenza di determinati requisiti, come le 9 settimane di cassa integrazione, come viene spiegato dal sito istituzionale.
Era l’11 aprile scorso, però, quando il governatore Attilio Fontana aveva annunciato che la Lombardia avrebbe fatto da sé per quanto riguardava la Cassa Integrazione, anticipando il Governo: “Se lo Stato non c’è, garantiamo noi: in Lombardia parliamo con i fatti” (qui l’articolo completo). Il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, però, aveva replicato che proprio la Lombardia non aveva inoltrato alcuna domanda all’Inps (qui l’articolo completo). Al 23 aprile, poi, risultavano inviate solo da due giorni 765 domande lombarde all’Inps e nessuna pagata (qui l’articolo completo).
Dall’annuncio di Fontana sono passati dunque 18 giorni, mentre la deliberazione di Giunta sul “Protocollo d’intesa per la promozione del ‘Fondo Anticipazione sociale 2020” a favore dei lavoratori cassaintegrati a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 è del 15 aprile, due settimane fa. Dal primo caso accertato a Codogno, invece, sono passati oltre due mesi. Rizzoli, che nel pomeriggio di oggi aveva anche incassato le critiche del Movimento 5 Stelle sul tema (qui l’articolo completo), sottolinea: “Noi abbiamo favorito questa procedura perché molti lavoratori hanno avuto difficoltà a recepire l’anticipazione sociale determinata dal Governo”.
L’assessore consiglia ai lavoratori a presentarsi in banca con la copia di richiesta di cassa integrazione e la circolare ABI dato che “il 94% delle banche ha aderito a questa convenzione” e Regione “ha stanziato (sempre con la deliberazione del 15 aprile, nda) un fondo di 5,5 milioni di euro a garanzia delle banche per agevolare la procedura”. Un fondo, dunque, volto a “favorire l’erogazione, da parte di istituti bancari, delle anticipazioni dei trattamenti di integrazione salariale attivate a seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19, sostenendo mediante risorse pubbliche il buon esito di tale procedimento”, come si legge nella deliberazione.
In totale, ha detto la stessa Rizzoli, sono oltre 66mila le domande pervenute alla Lombardia per un totale che si aggira intorno ai 198mila lavoratori lombardi. All’Inps, secondo gli ultimi dati resi noti (si riferiscono al 27 aprile, nda), le domande lombarde ricevute sono circa 10 volte meno (5.967 domande decretate da Regione Lombardia di cui 3.432 autorizzate dall’Inps, nda).
mtaino